Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Qui Radio Colle, Quirinale irritato coi partiti: la riforma della magistratura tocca a loro

Immagine di copertina
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Credit: Quirinale

Dalle parti del Quirinale a volte restano stupiti quando la mattina sfogliano i giornali. E a volte lo stupore rasenta la rassegnazione quando il Colle viene tirato in ballo a sproposito. Già, perché, di questi tempi, fior di commentatori non fanno altro che tentare di “mettere in mezzo” i piani altissimi della Repubblica in una vicenda come quella riguardante il “caso Amara” e le sue “rivelazioni”, una faccenda peraltro ancora tutta da chiarire.

C’è un punto, però, che vale la pena sottolineare, al di là delle indagini che faranno il loro corso: quando si dice che il Quirinale se ne rimane buono buono in silenzio senza far sentire la propria voce circa i gravissimi problemi riguardanti la magistratura, si commette un grossissimo (e grossolano) errore.

Come fa notare chi ha avuto modo di sondare nelle ultime ore di umori del Colle, “il Capo dello Stato è già intervenuto ampiamente sulla faccenda, sin dall’inizio quando due anni fa se ne cominciò a parlare a causa degli scandali innescati dal caso Palamara.

“Insomma, di cosa si vuole accusare il Colle?”, è la riflessione che si fa. “Mattarella sin dal giugno 2019, quando esplose lo scandalo Palamara, invocò la riforma della magistratura e da quel momento ha sempre continuato a sollecitarla, in ultimo subito dopo l’insediamento del ministro Cartabia”.

D’altra parte il Capo dello Stato ebbe anche modo di ricordare come “si odono talvolta esortazioni, rivolte al Presidente della Repubblica, perché assuma questa o quell’altra iniziativa senza riflettere sui limiti dei poteri assegnati dalla Carta ai diversi organi costituzionali”. “In questo modo si incoraggia una lettura della figura e delle funzioni del Presidente difforme da quanto previsto e indicato, con chiarezza, dalla Costituzione”, sottolineò Mattarella.

Insomma, le riforme le debbono farle i partiti, ma, se questi ultimi in due anni hanno preferito l’immobilismo, perché prendersela con il Colle? Persino ora, con Mario Draghi al governo, la riforma della giustizia continua a slittare. Di cosa hanno paura i partiti?

Leggi anche: Retroscena TPI – Dopo il caso Fedez, Salvini ha chiesto a Draghi di anticipare il cambio dei vertici Rai: No del premier

Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Politica / Femminicidi, Valditara: "Aumento degli abusi legato anche all'immigrazione illegale" | VIDEO
Politica / Stefania Proietti spodesta Donatella Tesei: "Stimolerò la partecipazione"
Politica / De Pascale stacca Ugolini di 17 punti: "Ora un patto repubblicano col Governo per le alluvioni"
Politica / In Emilia-Romagna e Umbria il centrosinistra fa doppietta. Schlein: "Vittoria delle forze progressiste". Meloni: "Auspico collaborazione"
Politica / Autonomia differenziata, cosa ha detto la Consulta e cosa succede adesso
Politica / "Vuoi eliminare il Garante?": pubblicati i quesiti dell'Assemblea costituente M5S
Politica / Il vicesegretario della Lega Crippa: “Tra Mattarella e Musk sto con Elon”