Di Maio: “Se il centrodestra propone un nome divisivo si spacca la maggioranza”
Se il centrodestra mette sul tavolo, per il Quirinale, un nome divisivo, rischia seriamente di spaccarsi la maggioranza. Lo avrebbe detto, secondo quanto appreso dall’Adnkronos, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso di un colloquio avuto nel Transatlantico della Camera con un gruppo di parlamentari del M5S mentre era in corso la terza votazione per eleggere il Presidente della Repubblica. Anche l’ultima chiama si è conclusa con una fumata nera e l’exploit di Guido Crosetto, ex esponente di Fratelli d’Italia e tra i padri nobili del partito, che ha ricevuto 115 voti, ovvero 52 in più rispetto ai delegati del partito di Meloni.
L’attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella, ne ha ricevuti 115, il numero più alto dalla prima votazione tenutasi lunedì, restituendo l’immagine di parlamentari, anche del M5S, che non seguono le indicazioni di voto espresse dalle leadership. La strada indicata dai gruppi pentastellati era infatti quella di votare scheda bianca, ma molti dei voti andati a Mattarella potrebbero essere arrivati dai grillini, che in tutto nell’Assemblea comune contano 233 delegati.