Quirinale, oggi a Roma il vertice del centrodestra: Silvio Berlusconi rinuncia alla corsa per il Colle. Forza Italia e Fratelli d’Italia contrari all’elezione di Draghi
Quirinale, oggi il vertice del centrodestra a Roma. Silvio Berlusconi rinuncia alla corsa per il Colle: “Draghi rimanga a Palazzo Chigi”
Silvio Berlusconi ha rinunciato alla corsa del Quirinale. Lo ha annunciato in una nota letta durante il vertice in corso oggi, sabato 22 gennaio 2022, a Roma. Alla riunione, iniziata alle 19 dopo essere stata posticipata più volte, non ha preso parte Berlusconi, che questo pomeriggio ha invece tenuto un incontro via Zoom con i vertici di Forza Italia e i membri forzisti del governo.
“Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra – che rappresenta la maggioranza nel Paese ed a cui spetta l’onere della proposta – per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento”, la linea del Cavaliere contenuta in una nota ufficiale che la senatrice Licia Ronzulli ha letto in apertura del vertice della coalizione. Berlusconi ha chiesto che Draghi rimanga a Palazzo Chigi continuando a guidare il governo attuale “fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.
“Abbiamo apprezzato il senso di responsabilità di Silvio Berlusconi, che a seguito della verifica che si era riservato di accertare le effettive possibilità di elezione, ha rinunciato a offrire la sua disponibilità alla candidatura a Presidente della Repubblica”, ha commentato Fratelli d’Italia dopo il vertice. “Abbiamo invece apprezzato assai meno, le indiscrezioni uscite nel corso del vertice, che non corrispondono in alcun modo alla realtà. Durante la riunione non sono state formulate da alcuno specifiche proposte di candidatura né tantomeno sono stati posti veti di alcun genere”, ha aggiunto il partito guidato da Giorgia Meloni, dopo che era stato riportata la contrarietà dell’ex ministra della Gioventù sul nome di Mario Draghi. La presa di posizione, ribadita durante il vertice di oggi, sarebbe stata accompagnata da un invito a tenere unita la coalizione. “Noi abbiamo fatto un gesto di generosità per questo obiettivo”, avrebbe detto Meloni durante l’incontro di oggi.
“La linea di Forza Italia è che Mario Draghi non vada al Quirinale, rimanga a Palazzo Chigi, dove è inamovibile, e che nel governo non ci debbano essere né rimpasti, né nuovi ingressi”, avrebbe detto in precedenza il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, durante la riunione interna del partito fondato dal Cavaliere . Secondo quanto riporta l’Ansa, Tajani ha aggiunto che “non è possibile accettare la ghettizzazione della sinistra nei confronti dei candidati del centrodestra”.
Secondo Matteo Salvini, con la sua decisione Berlusconi “rende un grande servizio all’Italia e al Centrodestra, che ora avrà l’onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza più veti dalla sinistra”. “Giornata importante, per il Centrodestra e per l’Italia. Dopo la scelta generosa di Berlusconi, ora vediamo se a sinistra continueranno a dire di no a tutte e tutti”, ha aggiunto successivamente su Twitter il segretario della Lega, che dopo il vertice avrebbe contattato i segretari degli altri partiti per confermare quanto emerso durante la riunione. Secondo quanto riportato da fonti della Lega, Salvini ha chiarito ai suoi interlocutori che il centrodestra sta lavorando a una rosa di nomi, tutti di altro profilo.
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, già da diversi giorni sta lavorando a un piano B alla candidatura di Berlusconi, che molti ritengono essere stato sempre il piano A, ovvero trovare un nome, di area di centrodestra, che riesca a ottenere i voti anche di Pd, M5S e Italia Viva o almeno parte di questi. Impresa non semplice, per le resistenze di dem e 5 Stelle ma anche all’interno della sua stessa coalizione.
Secondo Enrico Letta, “il centrodestra non è maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale”.Il segretario del Pd ha anche invocato un “accordo alto” su un nome condiviso e un patto di legislatura, dopo lo “scontro deflagrato all’interno del centrodestra”.
Con il ritiro [di Berlusconi] facciamo un passo avanti e cominciamo un serio confronto tra le forze politiche per offrire al Paese una figura di alto profilo, autorevole, ampiamente condivisa”, ha commentato Giuseppe Conte su Twitter.