Quanto guadagna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella | Stipendio
Quanto guadagna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella | Stipendio
STIPENDIO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA – Quanto guadagna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Ecco qual è lo stipendio destinato al Capo dello Stato, rieletto per la seconda volta nel 2022.
Già nel corso del primo mandato, iniziato nel 2015, aveva rinunciato all’adeguamento dell’assegno personale che avrebbe comportato un aumento di circa 16mila euro. Sergio Mattarella, inoltre, non percepisce e continuerà a non farlo il vitalizio da ex parlamentare.
Ma quanto guadagna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Fino al 3 marzo 2022, ovvero un mese dopo la rielezione, lo stipendio del Capo dello Stato ammontava a 239mila euro lordi, ovvero un compenso da 18.300 euro al mese, calcolato su tredici mensilità.
Dopo la rielezione, però, il presidente della Repubblica ha chiesto che la somma sia uguale al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario, ovvero 179mila euro annui, 60mila euro annui in meno rispetto a quanto preso sino al 2022.
Uno stipendio molto alto, ma comunque inferiore a molti colleghi di altri paesi. È il caso del Presidente degli Stati Uniti per cui è previsto uno stipendio di 371 milioni di euro e del premier di Singapore con i suoi 1,6 milioni di euro all’anno.
Il Capo dello Stato, inoltre, nel corso del suo primo mandato aveva deciso di estendere anche ai dipendenti del Quirinale il tetto di 240mila euro di retribuzione previsto per i dipendenti della pubblica amministrazione, così come il cumulo tra stipendio e pensioni.
Il tetto per le retribuzioni nella pubblica amministrazione, infatti, non è vincolante per organi costituzionali come la presidenza della Repubblica: tuttavia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha esteso anche ai dipendenti del Quirinale.
Dopo questa decisione, dunque, numerosi dipendenti della presidenza della Repubblica hanno svolto le proprie funzioni con un compenso ridotto.
Esistono, tuttavia, delle eccezioni. Ancor prima della decisione di Mattarella, infatti, il segretario generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, aveva già rinunciato autonomamente a ogni compenso nel momento in cui ha assunto l’incarico.