Quanto guadagna Giuseppe Conte: lo stipendio del Presidente del Consiglio
Quanto guadagna Giuseppe Conte: lo stipendio del Presidente del Consiglio
Quanto guadagna il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte? Ciclicamente tantissimi cittadini italiani si pongono questa domanda. Soprattutto in queste settimane in cui il premier e il Governo sono alle prese con l’emergenza Coronavirus e la crisi economica che seguirà. Inoltre da quando il Movimento 5 Stelle è al governo, prima con la Lega e ora insieme a Partito Democratico e Liberi e Uguali, il tema dei costi della politica è sempre d’attualità. Ma qual è lo stipendio di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio in carica? E il patrimonio?
Stipendio
Il professore universitario e premier italiano, con il suo stipendio, rientra nella top ten dei funzionari di Stato più pagati al mondo. Lo scarto però con i primi della classifica è abissale. Il primo in classifica è infatti il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, che ha dichiarato ben 1,7 milioni di dollari. Al momento il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, guadagna infatti 80.000 euro all’anno netti, per uno stipendio mensile di 6.700 euro. Un bello stipendio, anche se in teoria può risultare anche inferiore rispetto a quello dei semplici deputati o senatori che arrivano a prendere anche il doppio.
Lo stipendio di Conte prima di diventare Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte, prima del suo ingresso in politica, come avvocato civilista e professore nella dichiarazione dei redditi del 2018 e quindi in riferimento al periodo d’imposta 2017, ha dichiarato un reddito pari a 380.233 euro. Nella dichiarazione dei redditi successiva, quella del 2019 relativa quindi al 2018 come periodo d’imposta anno in cui a giugno è diventato premier, il reddito complessivo è salito a 1.207.391 euro. Il perché di questo aumento? Semplice, il premier – ovviamente e giustamente – appena nominato Presidente del Consiglio ha chiuso tutti gli incarichi pendenti fatturando così in un breve lasso di tempo importi che invece altrimenti sarebbero stati diluiti nel tempo.