Il programma di Stefano Bonaccini per le elezioni Emilia Romagna 2020
Il governatore uscente, candidato alla presidenza del centrosinistra, punta su asili nido gratis, riduzione dei tempi d'attesa in Sanità e occupazione giovanile
Il programma di Stefano Bonaccini per le elezioni Emilia Romagna 2020
Stefano Bonaccini è il candidato presidente del centrosinistra alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, in programma il 26 gennaio 2020. Bonaccini, 53 anni, modenese, è il governatore uscente. Il suo programma elettorale è riassunto sotto lo slogan “Un passo avanti” e poggia su quattro pilastri: conoscenza, diritti, sostenibilità, opportunità. Tra le proposte spiccano, in particolare, quelle sugli asili nido gratis, sull’abbattimento dei tempi d’attesa in Sanità e sugli investimenti contro il dissesto idrogeologico.
Programma Bonaccini: asili nido gratis
Bonaccini promette investimenti “poderosi” sul sistema educativo, formativo e culturale”. Il candidato del centrosinistra vuole “aumentare le competenze di tutta la popolazione e dotare ogni cittadino delle conoscenze oggi necessarie per non subire i cambiamenti dell’era globale e digitale, ma per coglierne invece le opportunità”.
“L’infrastruttura formativa dialogherà costantemente con le imprese per individuare fabbisogni, specializzazioni e vocazioni regionali, e offrendo specie ai giovani più opportunità per entrare nel mercato nel lavoro”, si legge nel programma elettorale.
La proposta più forte, però, riguarda le famiglie con figli piccoli: vogliamo “rendere il nido gratuito e senza più liste d’attesa per tutti i bambini e le bambine dell’Emilia-Romagna”, scrive Bonaccini. “Saremo in assoluto la prima regione a rendere universale e gratuito il servizio educativo”.
Programma Bonaccini: Sanità
Un altro slogan di Bonaccini è “Emilia-Romagna: regione dei diritti (e dei doveri)”. “È necessario estendere la rete di protezione sociale e dei servizi a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito”, scrive il candidato presidente del centrosinistra alle elezioni regionali del 2020.
“A fronte della garanzia di questi diritti a tutti, a tutti chiediamo il rispetto delle regole, perché una comunità è davvero tale se tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, costituendo così una società esigente ma giusta”.
“Abbatteremo i tempi e le liste d’attesa raggiungendo i migliori standard, garantendo le migliori cure a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito”, promette Bonaccini.
Programma Bonaccini: sostenibilità
Una delle parole chiave del programma elettorale di Bonaccini è “sostenibilità”. “Metteremo al centro del nuovo Patto per il Lavoro 2030 il lavoro di qualità e la sostenibilità ambientale”, scrive il governatore uscente, “nella convinzione che dall’attuale apparente conflitto tra lavoro e ambiente si possa e si debba passare alla piena e buona occupazione”.
Bonaccini parla di incentivi alla mobilità sostenibile e investimenti nel trasporto pubblico locale, ma punta forte soprattutto sulla lotta al dissesto idrogeologico. “Destineremo il doppio (passando da 10 a 20 milioni di euro l’anno) alla cura di fiumi, costa e versanti, nel quadro di una programmazione triennale”.
Programma Bonaccini: occupazione giovanile
“Vogliamo essere la regione delle opportunità, che attrae giovani offrendo loro le migliori condizioni per crescere e studiare, per vivere e lavorare”, si legge nel programma elettorale di Bonaccini. Il candidato governatore del centrosinistra parla di “lavoro di qualità” e “imprese innovative e globali”.
“Occorre un investimento rilevante nel diritto allo studio, nell’orientamento, nei servizi e nelle politiche attive per favorire una contrazione dell’inquietante fenomeno dei Neet (giovani che non studiano e non lavorano)”, scrive Bonaccini. “Vogliamo ridurre del 20% in 5 anni il numero dei giovani improduttivi”.
Chi è Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini è nato a Modena il primo gennaio 1967. Negli anni dell’adolescenza ha militato nella Sinistra giovanile e nel 1995 è diventato segretario provinciale modenese del Pds. Il suo primo incarico amministrativo risale al 1999, quando fu nominato assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modena, incarico che ha mantenuto fino al 2006.
Successivamente è stato segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna (sostenendo la mozione Bersani) e consigliere regionale. Nel novembre 2014 è stato eletto governatore dell’Emilia-Romagna con circa 615mila voti, pari al 49 per cento dei consensi.
Alle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 è il candidato presidente del centrosinistra. A sostenerlo, in particolare, è una coalizione che comprende le seguenti liste: Partito democratico, lista Emilia-Romagna Coraggiosa (formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, éViva e realtà politico-associative locali), Europa Verde, Volt, lista +Europa-Bonaccini Presidente (formata da +Europa, Psi e Pri) e lista Bonaccini Presidente (formata da Italia in Comune, Azione, Possibile e Italia Viva).