Prodi sulla tirata di capelli alla giornalista: “Ho commesso un errore, ma no a strumentalizzazioni”

La nota dell'ex premier: "Gesto che appartiene a una mia gestualità familiare. Mi dispiaccio, ma non è stata un'aggressione né un'intimidazione. Rivendico la mia storia e la mia onorabilità"
Romano Prodi ammette di aver “commesso un errore” nel tirare i capelli alla giornalista di Rete Quattro Lavinia Orefici, ma va anche al contrattacco contro chi ha “strumentalizzato” questa vicenda per attaccarlo.
“Ritengo sia arrivato il momento di chiarire alcune cose rispetto a quanto accaduto sabato, 22 marzo, a margine della presentazione del mio ultimo libro”, scrive l’ex premier in una nota diffusa nella serata di ieri, mercoledì 26 marzo. “Il gesto che ho compiuto appartiene a una mia gestualità familiare. Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall’audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista”.
“Questa vicenda – riprende Prodi – mi offre l’occasione per una riflessione che forse è utile. Penso sia un diritto di ciascuno, non importa affatto quale ruolo abbia ricoperto nella vita, rivendicare la propria storia e la propria onorabilità e non accettare, come un destino inevitabile, la strumentalizzazione e persino la derisione dilaganti, anche grazie alla potenza della Rete. Come se un’intera vita non contasse, come se il futuro non esistesse”.
Il Professore tenta così di chiudere il caso divampato dopo quanto accaduto lo scorso sabato a margine della presentazione del libro “Il dovere della speranza” (Rizzoli), scritto dallo stesso Prodi insieme alla firma de La Repubblica Massimo Giannini. In quell’occasione, l’ex presidente della Commissione europea ha avuto un duro battibecco con la giornalista Lavinia Orefici, inviata del programma tv di Rete 4 Quarta Repubblica.
Orefici gli ha sottoposto uno dei passaggi del Manifesto di Ventotene criticati nei giorni precedenti a Montecitorio dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in particolare quello contro la proprietà privata. “Ma che cavolo mi chiede? Io ho mai detto una roba del genere in vita mia?”, si è inalberato il politico. “Era nel 1941, gente messa in prigione dai fascisti. A cosa pensavano secondo lei, al trattato dell’articolo secondo della Costituzione? Dico, ma il senso della storia ce l’ha lei, o no?”, ha aggiunto Prodi rivolgendosi alla giornalista.
Nel polemizzare con la reporter, l’ex premier ha anche messo la mano sinistra su una ciocca di capelli della giornalista e l’ha strattonata leggermente. Orefici ha subito denunciato l’accaduto, mentre Prodi inizialmente ha minimizzato, negando di averle tirato i capelli e sostenendo di averle solo messo una mano sulla spalla. Il video di Quarta Repubblica, nel quale il Professore è inquadrato in primo piano, non fa chiarezza.
Nella serata di martedì 25 marzo, tuttavia, il programma tv DiMartedì, in onda su La7, ha mandato in onda un video girato da un’altra angolazione in cui si vede chiaramente la tirata di capelli ad opera di Prodi.