Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Crisi di governo, battaglia sugli sbarchi e mojito: la prevedibile estate di Salvini per inseguire la Meloni

Immagine di copertina

Ecco cosa accadrà: l’operazione simpatia di Giorgia Meloni per innescare la sua ascesa è iniziata, dalle interviste su quotidiani progressisti in cui sfoggia tutto il suo lato umano (e con giornalisti disattenti che si scordano di chiederle dei drammi umani degli altri) e con l’obiettivo per Fratelli d’Italia di riuscire a continuare la sua ascesa puntando ai voti anche dei moderati dopo avere svuotato l’elettorato incazzoso e deluso per gli ultimi smussamenti di Salvini.

Matteo Salvini dal canto suo continua a rimanere male in equilibrio nel suo doppio ruolo di uomo di governo e arrabbiato d’opposizione, apparendo piuttosto confuso e smussato. Per riuscire a farsi notare deve riuscire a intestarsi qualcuno delle sue battaglie e poterla poi rivendere e per questo negli ultimi giorni ha insistito tanto sulla cancellazione del coprifuoco: sa benissimo che con i vaccini e con la diminuzione dei contagi prossimamente si avranno nuove aperture e gli verrà facile dirci con fare sornione che è solo merito suo e fa niente che in realtà il ritorno alla normalità stia semplicemente rispettando il cronoprogramma di governo. In molti gli crederanno, gliene saranno grati e sarà l’occasione per dire che con Speranza e senza Salvini non sarebbe andata così.

Solo che la battaglia sul coprifuoco ormai è praticamente esaurita e allora Salvini tornerà di corsa al suo pezzo forte, gli sbarchi che inevitabilmente d’estate torneranno a intensificarsi sulle nostre coste, e così il nuovo “caso Speranza” si sposterà puntando la ministra dell’interno Lamorgese a cui Salvini chiederà di continuo di essere “più decisa”, di “fare rispettare i confini italiani” e di “battere i pugni sul tavolo dell’Europa”. Segnatevi le frasi, è tutto terribilmente prevedibile.

Solo che anche in questo caso per Giorgia Meloni sarà tutto più facile avendo le mani libere da qualsiasi briglia di governo e così presumibilmente Salvini alzerà la voce, affilerà i denti, arriverà perfino a sventolare lo scenario della crisi (“la pandemia è finita possiamo tornare a votare”, segnatevi anche questa) e il re dei giustizialisti, quello della “galera e buttare via le chiavi”, intanto sarà in giro per l’Italia a raccogliere firme con i Radicali (che brutta fine, i Radicali). 

Insomma il leader della Lega è tutt’altro che tranquillo e il copione per l’estate sembra già scritto per essere recitato furioso come al solito. Sullo sfondo, ovviamente, il Papeete e il mojito. Non sarà difficile per Giorgia Meloni, no.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La nuova Internazionale della Destra (di Giulio Gambino)
Opinioni / Il martirio di Gaza tra allarme genocidio e pulizia etnica (di F. Bascone)
Opinioni / Come ti smonto le 5 obiezioni allo Ius Scholae (di S. Arduini)
Opinioni / Il paradosso di X e perché i social non sono interscambiabili (di S. Mentana)
Opinioni / Perché il nucleare è necessario (di Stefano Monti)
Opinioni / Ma il futuro è solo delle rinnovabili (di Gianni Silvestrini)
Opinioni / Le sfide del nuovo nucleare (di Giulio Gambino)
Opinioni / È ora di combattere contro i nazionalismi che mettono in pericolo l’Europa (di N. Zingaretti)
Opinioni / La grande sfida di Trump all’Unione europea (di Ignazio Marino)
Opinioni / “L’astensionismo aiuta il potere ma noi, oggi, non abbiamo alternativa”: lettera a TPI