Pnrr, la destra vuole riscriverlo? Il ministro Franco: “Non sarebbe pensabile”. Meloni: “Si può perfezionare”
Pnrr, la destra vuole riscriverlo? Il ministro Franco: “Non sarebbe pensabile”. Meloni: “Si può perfezionare”
Meglio dare la priorità agli obiettivi del Pnrr o a alla dipendenza energetica da Mosca? È questa, secondo Fratelli d’Italia, la questione che dovrà affrontare la coalizione di centrodestra una volta al governo, dopo aver promesso nel proprio programma la revisione al Piano di ripresa e resilienza (Pnrr).
“Il piano andrà visto e rivisto strada facendo, ma non ritengo sia pensabile riscriverlo”, ha detto ieri il ministro dell’Economia Daniele Franco, nel corso del suo intervento nel corso del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Una presa di posizione che chiama in causa una delle promesse più discusse del programma del centrodestra, quella di siglare un “accordo con la commissione europea, così come previsto dai regolamenti europei, per la revisione del Pnrr in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità”. Riscrivere il Pnrr, secondo Franco, “sarebbe solo un modo per bloccare la sua realizzazione, anche perché il piano mira ad affrontare nodi e debolezze strutturali del nostro paese”.
Oggi, sempre a Cernobbio, la risposta di Giorgia Meloni, del parere invece che il piano si possa “perfezionare”. “Non può essere un’eresia”, ha detto la leader del centrodestra, in un discorso in cui si è anche detta contraria a ricorrere a uno scostamento di bilancio per combattere l’emergenza energetica, lo stesso orientamento dell’attuale governo. Riguardo il Pnrr, Meloni ha sottolineato che eventuali modifiche sarebbero comunque previste nelle norme europee.
In un’intervista a La Repubblica, anche il responsabile del programma di Fratelli d’Italia ha ribadito l’intenzione di intervenire sul Pnrr. “Il Pnrr nasce in un momento storico diverso, con una pandemia cui far fronte ma prima della guerra e dell’emergenza energetica”, ha detto Giovanbattista Fazzolari. “Facciamoci una domanda: dobbiamo rispettare il contratto spendendo soldi su traguardi inutili quale, non so, l’informatizzazione di Inps, Inail e Istat o trovare le risorse per liberare il nostro Paese dalla dipendenza energetica dalla Russia?”, ha continuato il senatore di FdI. “Io credo che il secondo obiettivo valga qualche scostamento dalle tabelle cronologiche. E soprattutto che interessi per prima all’Europa”, ha sottolineato Fazzolari, affermando che eventuali ritardi non saranno attribuibili a un futuro governo di centrodestra: “il governo dei migliori nel 2021 ha raggiunto solo un terzo degli obiettivi assegnati”. “Io credo che anche Letta, nella remota ipotesi che dovesse andare al governo, e persino Draghi, si porrebbero il problema di adeguare il Pnrr all’emergenza energetica”.