Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Pnrr, il governo affida i fondi per l’aerospazio all’Agenzia spaziale europea (e non a quella italiana) regalandole anche 80 milioni di euro

Immagine di copertina
Vittorio Colao. Credit: Ansa

Così i soldi del Recovery italiano destinati all'aerospazio (1,3 miliardi di euro) sono a rischio. Dalla rubrica "Top secret" sul nuovo numero del nostro settimanale, in edicola dal 17 dicembre

«Ci sfugge quale possa essere l’interesse nazionale». I sindacati, compatti, hanno scritto a Mario Draghi e a Vittorio Colao per contestare la scelta di affidare quasi l’intera gestione dei fondi Pnrr destinati all’aerospazio, 1,3 miliardi, non a un ente italiano ma all’Esa, l’Agenzia spaziale europea. E neppure gratis: il 7 per cento del finanziamento, circa 80 milioni, verrà infatti devoluto all’Esa «per sostenere i suoi costi interni». In pratica, faremo gestire da altri i soldi destinati alla ripresa nazionale, lasciandogli pure la mancia. Ha senso? La scelta del governo, che molti vedono come un favore ai francesi (la cooperazione in campo aerospaziale è prevista dal Trattato Italia-Francia), è di certo una bocciatura senz’appello dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana su cui regnava il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci, che in agosto ha lasciato la delega perché in conflitto d’interessi dopo l’assunzione del figlio in Leonardo.

Ma i sindacati ora evidenziano altri punti deboli: dalla tortuosità dell’operazione (per operare in alcuni settori strategici per la sicurezza nazionale «l’Esa dovrà comunque fare ricorso all’Asi e ad altre istituzioni italiane») alle ricadute sull’occupazione (l’Esa assumerà personale, con stipendi doppi di quelli italiani, «senza garanzia che tale personale sia italiano»). A rischio, infine, è l’affidamento dei contratti. Le procedure Esa sono difformi sia dal nostro codice degli appalti sia da quelle Ue. E un possibile parere negativo della Commissione ci taglierebbe i fondi.
Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Politica / Femminicidi, Valditara: "Aumento degli abusi legato anche all'immigrazione illegale" | VIDEO
Politica / Stefania Proietti spodesta Donatella Tesei: "Stimolerò la partecipazione"
Politica / De Pascale stacca Ugolini di 17 punti: "Ora un patto repubblicano col Governo per le alluvioni"
Politica / In Emilia-Romagna e Umbria il centrosinistra fa doppietta. Schlein: "Vittoria delle forze progressiste". Meloni: "Auspico collaborazione"
Politica / Autonomia differenziata, cosa ha detto la Consulta e cosa succede adesso
Politica / "Vuoi eliminare il Garante?": pubblicati i quesiti dell'Assemblea costituente M5S
Politica / Il vicesegretario della Lega Crippa: “Tra Mattarella e Musk sto con Elon”