Pier Silvio Berlusconi: “L’aeroporto intitolato a mio padre? Serviva cautela, non mi sono piaciute le modalità”
Pier Silvio Berlusconi: “L’aeroporto intitolato a mio padre? Serviva cautela”
Intervenuto alla presentazione dei palinsesti Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha parlato anche della decisione di intitolare l’aeroporto di Milano-Malpensa al padre.
L’amministratore delegato di Mediaset, infatti, ha affermato che “serviva cautela” che non gli sono piaciute “le modalità”.
“L’aeroporto di Malpensa intitolato a mio padre? Ovvio che qualunque cosa per ricordarlo a noi figli fa solo piacere, perché se lo stramerita. Ma andando dritto alla questione non siamo stati informati e coinvolti, non mi sono piaciute le modalità. Nessuno ci ha interpellati ed è chiaro che si sarebbero accese polemiche”.
“Leggo poi chi fa le polemiche sulla polemica, lo trovo terribile ed è quello che sta succedendo. Penso a chi si rivolge a mia sorella, fa ridere” ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi riferendosi, pur senza nominarlo, al sindaco di Milano Beppe Sala. “Polemizzare con questi toni, in questo modo, non mi è piaciuto” ha continuato l’ad Mediaset.
Pier Silvio Berlusconi ha anche smentito nuovamente di essere intenzionato a scendere in campo seguendo le orme del padre: “La politica sarebbe un suicidio”.
“Non ho mai mai mai mai commissionato un sondaggio che riguardi me e la politica, vado a Roma qualche giorno, ogni due o tre settimane, perché c’è una grandissima parte della nostra produzione: c’è Fascino (la società di Maria De Filippi ndr.). Ma i miei viaggi a Roma non c’entrano nulla con la politica”.
Un commento, poi, sulle dichiarazioni della sorella Marina che in un’intervista aveva affermato di sentirsi più vicina alla sinistra in merito alla questione dei diritti civili: “Ha espresso la sua opinione personale, la difesa dei diritti civili è nel Dna di ciò che ci ha tramandato mio padre, deve essere una battaglia di dignità e civiltà. Non mi piace dire che i diritti sono di destra o di sinistra, ci sono battaglie che appartengono a tutti”.