Pd-M5S, scoppia la pace anche in tribunale: “Stop alle cause che ci vedevano contrapposti, cambiato clima politico”. Renzi: “Io non le ritiro”
Pd-M5S: “Stop a cause che ci vedevano contrapposti, cambiato clima politico”
A quasi un anno dalla nascita del governo giallorosso e nel giorno in cui gli iscritti al M5S hanno dato il via libera sulla piattaforma Rousseau alle alleanze locali, tra Pd e Movimento 5 Stelle scoppia la pace anche in tribunale: i due partiti, infatti, hanno fatto sapere di ritirato le cause che li vedevano contrapposti. “Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso di comune accordo di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. È inutile continuare ad intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico”: è quanto si legge in una nota congiunta diffusa dai due partiti, che, insieme ad Italia Viva e Leu, formano la maggioranza del governo attualmente in carica.
Dopo anni di contrapposizioni, dunque, i due partiti hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra. Sono numerose le cause che entrambi i partiti avevano intentato nel corso degli anni. Tra le più famose, c’è la querela per diffamazione che il Partito Democratico aveva intentato contro Luigi Di Maio, allora capo politico del M5S, il quale aveva accostato il Pd ai fatti di Bibbiano, affermando che lui non avrebbe fatto accordi con il “partito di Bibbiano” che “toglie i bambini alle famiglie con l’elettroshock”.
Stop cause Pd-M5S, Renzi: “Io non le ritiro”
La scelta di Pd e M5S di ritirare le querele è stata commentata anche dall’ex segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, il quale ha scritto sul suo profilo Facebook che lui non intende fare nessun passo indietro. “Prendo atto che il Pd ritira le cause contro Beppe Grillo – scrive il leader di Italia Viva – Rispetto la scelta, anche se mi dispiace per i militanti: querelando Grillo – a nome PD – intendevo difendere l’onorabilità dei volontari, volgarmente accusati non solo sui social. Per quello che invece mi riguarda personalmente non intendo ritirare nessuna azione civile avanzata contro Beppe Grillo e contro Il Fatto Quotidiano”.
Davide Faraone, ex esponente del Pd che ha seguito Renzi in Italia Viva, ha scritto sui social: “Ha fatto bene Matteo Renzi a dire che non ritirerà alcuna querela. Le ragioni per difendere l’onorabilità di una comunità di persone c’erano allora e continuano ad essere vive oggi. Naturalmente questo nulla ha a che fare con la giustizia più veloce. Incredibile solo a dirlo da chi ha abolito la prescrizione senza riformare i processi. Semmai è propedeutico ad un accordo organico Pd e M5S che fa comprendere ancora più chiaramente perché è nata Italia Viva e le ragioni che ci hanno spinto a stare lontani anni luce dal Partito Unico Populista”.