Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Parlamento: ecco quando la maggioranza relativa non basta ma è necessaria quella assoluta

Immagine di copertina

Parlamento: ecco quando serve la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato

In questi giorni in cui imperversa la crisi di governo si fa un gran parlare della differenza tra maggioranza assoluta e maggioranza relativa in Parlamento: ecco quando serve la maggioranza assoluta e quali sono i casi in cui è necessario raggiungerla sia alla Camera che al Senato.

Maggioranza relativa alla Camera e al Senato: cosa significa e cosa comporta

La maggioranza cosiddetta “relativa” altro non è che la maggioranza dei presenti nelle due aule del Parlamento, Camera e Senato. Si tratta, quindi, del numero corrispondente alla metà + 1 dei membri di ciascuna Camera che risultino presenti in aula al momento del voto.

La maggioranza relativa è richiesta per la validità della maggior parte delle deliberazioni parlamentari, incluso il voto di fiducia al governo. Il numero della maggioranza relativa, quindi, cambia a seconda dei presenti in Parlamento, a patto che, così come scritto sulla Costituzione, in aula vi sia sempre un numero minimo di presenti, il cosiddetto numero legale, che corrisponde alla maggioranza +1 dei componenti.

Quando è richiesta la maggioranza assoluta in Parlamento

La maggioranza assoluta consiste nella metà + 1 dei membri che compongono ciascuna ala del Parlamento. Alla Camera, quindi, dove si contano 630 deputati, la maggioranza assoluta dei componenti è basata su 315 + 1 (316) membri. Al Senato, composto da 320 senatori, per raggiungere la maggioranza assoluta è necessario ottenere 160 + 1 (161) membri.

Ma quando è necessaria la maggioranza assoluta? Solo in pochi e determinati casi, come, ad esempio, per l’approvazione del regolamento di Camera e Senato o lo scostamento dal pareggio di bilancio che proprio mercoledì 20 gennaio arriverà alla Camera, oppure per rinviare a giudizio i ministri. La maggioranza assoluta è richiesta anche per l’elezione del presidente della Repubblica, dal quarto scrutinio in poi, qualora nelle prime tre votazioni non venga raggiunta la maggioranza qualificata dei due terzi del Parlamento (in questa occasione riunito in seduta comune).

Leggi anche: 1. Crisi di governo, Renzi ancora contro Conte: “Dimostra di essere attaccato alla poltrona” / 2. Il Conte dimezzato: il premier può davvero sopravvivere senza maggioranza? Gli scenari della crisi / 3. Sportiello (M5S): “Renzi irresponsabile, crisi di governo devastante per la lotta al Covid”

Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano