Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:07
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il piano B di Paolo Savona prevedeva l’uscita dall’euro in un weekend

Immagine di copertina
Paolo Savona

Nel progetto si propone di condurre i primi negoziati in segreto, senza comunicare ai cittadini o ai media che si stia lavorando a portare l'Italia fuori dalla moneta unica

Paolo Savona, proposto da Lega e 5 Stelle come ministro dell’Economia, è stato soprannominato “il professore anti-euro” per la sua posizione critica nei confronti della moneta unica e, in generale, nei confronti dell’Unione europea.

Proprio queste posizioni lo hanno reso sgradito ai partner europei e in particolare alla Germania, che secondo Savona “non ha cambiato la visione del suo ruolo in Europa dopo la fine del nazismo”.

Non si definisce antieuropeista, ma dice di essere per l’Europa unita, ma critica le élite di Bruxelles e la moneta unica.

Qui il profilo completo di Paolo Savona.

Nei giorni scorsi sono circolate alcune informazioni in merito ad un “piano B” sull’uscita dell’Italia dalla zona euro.

Il progetto, di cui si è discusso alcuni anni fa in un convegno a cui era presente Savona, propone di condurre i primi negoziati in segreto, senza comunicare nulla ai cittadini o ai media.

“Se un giorno uno storico scoprisse che un Piano B non era stato predisposto sicuramente non darebbe un giudizio positivo sugli uomini che non lo predisposero, perfino nel caso in cui non fosse mai applicato”.

Queste le parole riferite da Paolo Savona.

Le frasi sono riportate in un articolo del 2015 del sito scenarieconomici.it: lo stesso sito che nel primo pomeriggio di domenica 27 maggio ha pubblicato una nota in cui Savona rispondeva a chi lo definisce antieuropeista (qui la nota completa).

Il piano

Per abbandonare l’euro è necessaria una “regia” che istituisca un comitato ad hoc per la pianificazione delle procedure necessarie. La riuscita del piano B, si legge nelle slide, dipende dal livello di segretezza e riservatezza che si riesce a mantenere.

Gli altri Stati membri, quindi, devono essere avvisati delle intenzioni dell’Italia con il minimo anticipo possibile, ma bisogna cercare di mantenere buoni rapporti con i partner europei e onorare i debiti contratti.

Il piano B prevedeva di stampare 8 miliardi di monete a ridosso del D-Day e di annunciare l’uscita dall’euro soltanto il venerdì sera a mercati chiusi.

Il lunedì mattina, invece, sarebbe stata lanciata la nuova lira, svalutata presumibilmente del 15-25 per cento.

Per evitare le fughe di capitali e il collasso bancario una volta resa nota l’intenzione di lasciare l’euro, il piano prevede l’imposizione di controlli più stringenti sul capitale.

Questi interventi possono essere evitati se il D-Day si verificasse nel giro di un fine settimana.

Inoltre, l’uscita dall’euro comporterebbe la ridenominazione del debito pubblico in nuove lire, ma se ciò non fosse sufficiente il piano B prevede anche il ricorso al default controllato e alla rinegoziazione del debito pubblico con i creditori internazionali.

Dati gli effetti negativi che l’uscita dall’euro avrebbe sul sistema bancario, si prevede anche, qualora fosse necessario, la temporanea nazionalizzazione delle banche in difficoltà.

Ovviamente, ci sarebbe anche una ridenominazione in lire dei valori nominali di salari, pensioni, depositi bancari, mutui, prestiti bancari. La conversione lire euro sarebbe effettuata 1 a 1.

Ciò comporterebbe una perdita di potere di acquisto dei salari nel primo biennio post svalutazione.

I tempi del D-Day: 

– In un mese, i funzionari chiave pianificano l’uscita dall’euro in segreto;

– in tre giorni l’Italia notifica ai partner della zona euro e alle altre organizzazioni monetarie internazionali le sue intenzioni. La notizia deve essere data nel fine settimana, quando le banche e i mercati sono chiusi;

– sempre nel fine settimana il governo ridenomina il debito e avvia i negoziati;

– il lunedì viene introdotta la nuova lira a parità con l’euro;

– nei giorni successivi al D-Day si riaprono le banche nazionali e i mercati finanziari

– in un periodo che va da 3 a 6 mesi le banconote e le monete in lire saranno disponibili in quantità sufficiente per interrompere la circolazione dell’euro.

Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano