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Home » Politica

Nomine Ue, il totonomi: chi sono i papabili ai vertici delle istituzioni dell’Unione europea

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Nomine Ue totonomi | La partita delle nomine | Commissione europea | Parlamento europeo | Consiglio europeo | Alto rappresentante per la politica estera | Banca

Passata l’onda delle elezioni europee, a Bruxelles si avvia la partita per le nomine Ue. Secondo i risultati usciti dalle urne, socialisti e popolari da soli non hanno i numeri per governare da soli, ed è necessaria un’apertura alle altre forze europeiste, come i liberali di Alde e i Verdi.

Saranno quindi questi partiti, oltre naturalmente ai capi di stato e di governo dei 28 stati membri, a dover trovare accordi e compromessi per convergere sulle nomine Ue, che occuperanno i vertici delle istituzioni europee per i prossimi 5 anni.

Nella scorsa legislatura tre delle cinque principali cariche della Ue, presidente del parlamento europeo, presidente della Bce e Alto rappresentante della politica estera, erano ricoperte da italiani (Tajani, Draghi e Mogherini).

Ma quali sono le poltrone da riempire? E chi sono i papabili? Qui una dettagliata panoramica. A questo link invece il calendario delle prossime tappe da tenere a mente nel rinnovo dei vertici Ue.

Nomine Ue totonomi | Presidenza della Commissione europea

Chi prenderà il posto di Jean Claude Juncker? Si terrà conto del meccanismo degli spitzenkandidat secondo il quale il nuovo presidente della Commissione europea deve essere uno dei leader che i partiti europei hanno indicato nei mesi scorsi? O prevarrà la linea Macron, secondo cui devono avere voce in capitolo i leader dei 28?

Al momento i nomi che circolano sono quello di Manfred Weber, il candidato di punta dei popolari e quello di Frans Timmermans, spitzenkandidat dei socialisti. Ma anche altri, come quello di Margrethe Vestager, l’attuale commissaria alla concorrenza, su cui adesso punta Macron.

C’è chi è pronto a scommettere che invece sarà proprio Angela Merkel a sedere sulla poltrona più importante della Ue.

Ad oggi, nonostante il meccanismo degli spitzenkandidat, sembra più praticabile l’ipotesi secondo cui il prossimo presidente dell’Europarlamento non sarà espressione del partito che ha il maggior numero di seggi (in questo caso il Ppe), quanto piuttosto una figura capace di tenere insieme le tre o quattro forze di maggioranza.

Anche il francese Michel Barnier, che ha condotto i negoziati sulla Brexit, è in lizza. Barnier, del partito popolare, gode dell’appoggio di Macron.

Altri nomi che circolano sono quelli dei premier belga e olandese, Charles Michel e Mark Rutte, entrambi liberali.

Nomine Ue totonomi |Presidenza del Parlamento europeo

A chi lascerà il posto Antonio Tajani? L’elezione del nuovo presidente dell’Europarlamento avverrà alla prima seduta di insediamento, prevista per il 2 luglio. In quell’occasione verrà eletto il presidente del parlamento, i 14 vicepresidenti e 5 questori. Sempre durante la plenaria del 2 luglio, verrà decisa la composizione delle commissioni permanenti. La settimana successiva le commissioni eleggono i propri presidenti.

Nomine Ue | Presidente del Consiglio europeo 

Cos’ha in mente l’Ue per il post Donald Tusk? Sarà l’ultima grande poltrona ad essere sostituita. Il prossimo presidente del Consiglio europeo entrerà in carica il 1 dicembre 2019. Non circolano ancora nomi. Al momento l’Ue è concentrata sulla partita del presidente della Commissione europea.

Nomine Ue totonomi | Alto rappresentante per la politica estera

L’italiana Federica Mogherini ha ricoperto questo ruolo dal 1 novembre 2014. Chi ci si aspetta che le subentri? Al momento non ci sono nomi noti che circolano. Una delle poche certezze è che non sarà di nuovo un altro italiano a prendere la sua poltrona.

Nomine Ue | Banca centrale europea

Mario Draghi è in scadenza. E anche qui è iniziata la corsa al suo rimpiazzo. Chi si appresta a prendere il posto dell’italiano? Al momento non circolano nomi papabili. Ma con ogni probabilità c’è da aspettarsi che nelle prossime settimane inizino anche qui il totonomi.

Nomine Ue totonomi | Commissari Ue

Dal 1 novembre 2019 la Commissione europea avrà un volto tutto nuovo. I 28 commissari, compreso il presidente e l’Alto rappresentante, saranno effettivi, dove gli iter che porteranno alla scelta dei nuovi nomi. Ciascun paese membro ha diritto a un commissario nell’esecutivo della Ue. Nella scorsa legislatura l’Italia era rappresentata da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Che gabinetto avrà l’Italia per i prossimi cinque anni? Secondo le voci che circolano al momento, Roma punta a un commissario economico. Punta al posto che al momento è ricoperto da Pierre Moscovici, come commissario agli affari economici? O piuttosto a quello di Dombrovkis, alla stabilità finanziaria? E se puntasse piuttosto alla poltrona che fu di Günther Oettinger al bilancio? La partita è tutta aperta.

 

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