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Home » Politica

Le prossime tappe che porteranno alla nomina dei nuovi vertici Ue

Immagine di copertina
Nomine Ue prossime tappe | Presidente parlamento europeo | Presidente Commissione europea | Commissari europeoi | Presidente Bce | Presidente Consiglio europeo

Nomine Ue prossime tappe | L’attenzione sulle elezioni europee 2019 è stata molto alta. E la partecipazione anche. Un europeo su due si è recato alle urne per eleggere i 751 eurodeputati che nei prossimi cinque anni faranno parte del Parlamento Ue, una delle istituzioni principali dell’Unione europea.

Ma, passate le elezioni, quali saranno le prossime tappe di questi mesi movimentati, che porteranno a un rinnovo totale dei vertici dell’Unione europea?

Una volta eletti gli eurodeputati, una delle prossime tappe è l’elezione del presidente del parlamento, carica che oggi è ricoperta da Antonio Tajani. Poi si proseguirà con la nomina più importante, quella del successore di Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione europea, l’organo esecutivo della Ue.

Sarà poi il turno del nuovo presidente della Banca Centrale europea, ruolo che oggi è dell’italiano Mario Draghi. E ancora, nei prossimi mesi sarà il turno del rinnovo del presidente del Consiglio europeo, per rimpiazzare il polacco Donald Tusk.

Al momento le cinque più importanti cariche della Ue, presidente del parlamento europeo, presidente della Banca centrale e Alto rappresentante della politica estera della Ue, sono ricoperte da italiani (Tajani, Draghi e Mogherini). Per l’Italia sarà dunque complicato aspirare a uno scenario così favorevole per il prossimo quinquennio.

Ma quali sono le prossime tappe?

28 maggio: primo vertice informale straordinario dopo le elezioni. Si apre ufficialmente la partita delle nomine Ue.

20-21 giugno 2019: Consiglio europeo a Bruxelles. Sarà il primo appuntamento ufficiale dei capi di stato e di governo dopo le elezioni europee del 26 maggio. Il tema principale saranno ancora i negoziati sulle nomine dei vertici europei.

2 luglio: insediamento dei nuovi eurodeputati a Bruxelles. Inizia ufficialmente quel giorno la nona legislatura del parlamento Ue, che si concluderà nel 2014. Non è possibile, secondo i trattati europei, che il parlamento venga sciolto prima della sua naturale scadenza, a differenza dei parlamenti nazionali. In quell’occasione verrà eletto il presidente del parlamento, i 14 vicepresidenti e 5 questori. Sempre durante la plenaria del 2 luglio, verrà decisa la composizione delle commissioni permanenti. La settimana successiva le commissioni eleggono i propri presidenti.

Dopo la nomina del presidente dell’Europarlamento si formano i gruppi parlamentari. Qui abbiamo spiegato quanti seggi ha guadagnato ciascun gruppo, ma le affiliazioni ufficiali avverranno dopo l’insediamento degli eurodeputati.

Entro il 15 luglio: prima della pausa estiva probabilmente il parlamento europeo discute e vota la candidatura del presidente della Commissione europea, che verrà proposto dal Consiglio europeo. Il presidente della Commissione deve essere eletto a maggioranza assoluta dei membri dell’Europarlamento. Una volta eletto il presidente, si procede a individuare i commissari Ue, di intesa con il Consiglio europeo.

16 settembre: dopo la pausa estiva si procede a eleggere i commissari Ue. Ciascun paese membro ha diritto a un commissario Ue. Nella scorsa legislatura, come abbiamo già ricordato, la quota italiana era rappresentata da Federica Mogherini, Alta rappresentante della politica estera dell’Ue.

Entro il 24 ottobre: il Parlamento approverà il nuovo esecutivo

17-18 ottobre: si tiene il secondo vertice del Consiglio europeo. In quell’occasione i capi di Stato e di governo della Ue nomineranno l’Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune, di comune accordo con il presidente della Commissione.

1 novembre: la nuova Commissione entra ufficialmente in carica. Entro quella data entra in carica anche il nuovo presidente della Banca centrale europea, il successore di Mario Draghi.

1 dicembre: è la data dell’entrata in carica del prossimo presidente del Consiglio europeo, che prenderà il posto di Donald Tusk.

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