“L’errore vergognoso che ha commesso il Pd” secondo il regista Nanni Moretti
"Sono elettore fedele e per questo mi incazzo"
Ospite da Fabio Fazio per presentare il docufilm “Santiago Italia”, il regista Nanni Moretti in qualità di “fedele elettore” della sinistra ha espresso il suo pensiero sul Partito Democratico di oggi.
“È stato molto brutto negli anni scorsi vedere il Partito democratico non fare quella battaglia giusta di civiltà, quella battaglia umana per la riforma di cittadinanza, il cosiddetto Ius soli per dare la cittadinanza a bambini nati in Italia oppure che hanno fatto 5 anni di studi. Sono bambini, ragazzi italiani che parlano italiano, ma non solo, parlano anche i nostri dialetti. Ecco tu in questo modo non gli dai un’identità”, ha dichiarato il regista durante la trasmissione Che Tempo che fa.
“Quella è stata una battaglia non fatta ed è stato veramente un errore per me vergognoso e incomprensibile. Tu mi dirai, ma perché ti accalori tanto? Siccome sono rimasto uno dei pochi elettori fedele al Partito Democratico allora mi incazzo”. E così Nanni Moretti ha risposto a Fabio Fazio quando ha chiesto a chi farebbe oggi la sua storica battuta “dì qualcosa di sinistra”.
Nanni Moretti e Matteo Salvini
Il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini ha pubblicato un tweet in cui attacca Nanni Moretti, definito sarcasticamente dal leader della Lega “regista radical-chic”.
Con questo tweet Salvini ha voluto rispondere al regista dopo l’uscita della sua intervista, condotta dal direttore di Repubblica Mario Calabresi e pubblicata il 30 novembre proprio sul Venerdì di Repubblica.
Infatti, durante l’intervista in cui Nanni Moretti parla del suo ultimo film, Santiago, Italia, a un certo punto il direttore Calabresi gli domanda come mai abbia deciso di parlare proprio oggi del golpe in Cile. Ed è stata la risposta del regista ad animare lo scontro con il vicepremier: “Mentre giravo me lo chiedevano spesso e non sapevo cosa rispondere. Poi finite le riprese, è diventato ministro dell’Interno Matteo Salvini e allora ho capito perché ho girato quel film. L’ho capito a posteriori”.
La risposta di Matteo Salvini non si è, a questo punto, fatta attendere: “È tornato il regista radical-chic e mi affianca a un dittatore sanguinario. Quanta pazienza… Comunque, anche a Nanni inviamo un bacione”, ha scritto il vicepremier sul suo profilo Twitter.
Santiago Italia di Nanni Moretti
Il nuovo film-documentario di Nanni Moretti, Santiago, Italia chiude la 36esima edizione del Torino Film Festival. L’ultimo lavoro del regista romano esce al cinema il 6 dicembre. (Qui il trailer)
Santiago, Italia racconta quello che accadde dopo l’11 settembre del 1973, il giorno del golpe in Cile che pose fine al governo di Salvador Allende e segnò l’inizio del regime di Pinochet. Attravero parole e testimonianze dei protagonisti di quei giorni, Nanni Moretti ricostruisce la storia incentrandosi sul ruolo rivestito in quel frangente dall’ambasciata italiana a Santiago.