Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Mozione M5s contro la Tav: Forza Italia e Lega voteranno insieme. Una nuova maggioranza all’orizzonte?

Immagine di copertina

Mozione M5s contro la Tav: Forza Italia e Lega voteranno insieme. Una nuova maggioranza all’orizzonte?

Chi voterà la Mozione M5s contro la Tav? Come si schiereranno i partiti italiani? Si prefigura all’orizzonte una nuova maggioranza? Sono gli interrogativi che si rincorrono in queste ore.

Luigi Di Maio ha ripetutamente sottolineato nei giorni scorsi che sulla Tav la Lega non ha i numeri in parlamento, e che senza i voti del Pd non può farcela. Come giustificherà ai suoi elettori il voto insieme al nemico dem? Ma nonostante le accese divergenze, e gli attriti che vanno ormai avanti da mesi, quel che è certo è che il governo non cadrà sulla Tav. C’è chi è pronto a scommettere che la vera prova della tenuta della maggioranza arriverà in autunno, con gli aggiustamenti alla manovra.

I Cinque Stelle sono concordi sul fatto che sia una battaglia tutta parlamentare, e che non debba compromettere la tenuta del governo.

Il 27 luglio i Cinque Stelle hanno presentato una mozione M5s contro la Tav che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione del Tav Torino-Lione.

In Senato la mozione dei Cinque Stelle, che impegna Palazzo Madama a bloccare i cantieri della Tav, potrebbe arrivare mercoledì 7 agosto. Ma potrebbe anche slittare ad agosto.

“Rispettiamo così l’impegno preso subito dopo il recente annuncio del Presidente Conte sul fatto che nei colloqui con Francia e Ue non sia riuscito a fermare l’opera. Il premier ha detto chiaramente che solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale per fermare il Tav”, si legge sul blog delle Stelle.

Se – come sembra – i due alleati di governo voteranno in maniera discordante, c’è da capire da chi sarà composta la “maggioranza” per la Tav. Il Pd è diviso tra due fuochi: da un lato il suo storico appoggio alla Tav, dall’altro il non apparire “complice” della Lega.

La posizione del Pd

Il Partiti democratico, da sempre favorevole alla Torino Lione, depositerà una mozione alternativa alla Mozione M5s contro la Tav per “smascherare i tanti bluff della maggioranza”, come annunciato dal capogruppo Pd in Senato, Andrea Marcucci.

“L’Italia ha perso un anno inutilmente per le panzane dei 5 stelle e per le incredibili indecisioni di Salvini. Sottolineo che analogo testo per il via libera definitivo della grande opera fu bocciato dal Senato, con il concorso determinante della Lega. Per i dem il voto sulla Tav deve avere come conseguenza obbligata le dimissioni del ministro Toninelli”, ha detto.

Anche Più Europa cerca di prendere le distanze dalla Lega, pur rimanendo nell’ambito del Sì Tav.

“Non prestarsi a fare da spalla alla Lega e presentare una mozione ‘Sì Tav’ di minoranza, dichiarando in anticipo di votare in ogni caso contro qualunque mozione proveniente da una forza di maggioranza o da una forza di ‘opposizione a metà’ (FdI e FI)”, ha dichiarato il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

“Se Salvini vuole il Sì alla Tav deve venire in Parlamento (di persona) e votare la mozione delle opposizioni, quelle vere, che si oppongono sia al Movimento 5 Stelle sia alla Lega”, conclude Della Vedova.

La posizione del Movimento Cinque Stelle

Il No Tav, com’è noto, è uno dei cavalli di battaglia del Movimento Cinque Stelle. “Porteremo la mozione No Tav in Parlamento perché noi siamo rimasti coerenti. Diciamo sì alle opere pubbliche che servono agli italiani; diciamo no agli scempi, alle cattedrali nel deserto, alla cementificazione selvaggia, a opere antistoriche come la Torino-Lione”, si legge in un post sul blog delle Stelle.

“In Parlamento vedremo le facce di chi voterà e si porterà sulla coscienza uno spreco di miliardi di euro di soldi pubblici. Ricordiamo sempre, per chi se lo fosse dimenticato, che questo governo ha affrontato il dossier Tav con il massimo rigore, producendo un’analisi costi-benefici coordinata da esperti ed economisti di spessore. Il risultato è stato netto: 12 miliardi di costi, con perdite calcolate tra i 7 e gli 8 miliardi”.

“È vero che una parte dei costi sarebbe finanziata direttamente dall’Unione europea, ma i soldi rimanenti ce li mettono i cittadini italiani e il MoVimento 5 Stelle vorrebbe usarli per altro: scuole, asili nido, treni e sanità, già dalla prossima Legge di Bilancio. Soldi che potrebbero essere investiti per finanziare centinaia di opere diffuse sul territorio, con un occhio di riguardo alle zone più svantaggiate del Paese”, scrive il M5s, che definisce la linea ferroviaria una “regalo a Macron”, una “follia che si addice al Partito democratico, che non dovrebbe nemmeno passare per la testa di chi si dichiara sovranista”.

Mozione M5s contro la Tav: la posizione della Lega

Dopo varie peripezie, cambi di casacca e marce indietro, la Lega si è ufficialmente attestata su posizioni a favore della Tav. Ed è insofferente ai “no” dell’alleato di governo. “Anche oggi altri no dai 5Stelle: no alla Tav, no all’autonomia, no a una seria riforma della giustizia, no al taglio delle tasse. L’Italia per crescere ha bisogno di Sì, non di No”, hanno ribadito ieri, 29 luglio, fonti della Lega.

“Chi dice No al Tav invece dice no al futuro, al progresso e al lavoro, è fuori dal mondo”, ha detto Matteo Salvini, rincarando la dose.

La posizione di Forza Italia

Su posizioni opposte da quelle del Movimento Cinque Stelle è Forza Italia. Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia si è scagliata contro l’incoerenza e l’attaccamento alla poltrona dei grillini.

“Come già con il Tap, con l’Ilva, con la Tav, con il voto sul caso Diciotti in Italia e quello in Europa a favore della presidente Von der Leyen: il Movimento 5 Stelle è pronto a rinnegare ogni suo principio. Il loro problema non sarà guardare negli occhi in Parlamento chi “ogni giorno si maschera dietro un finto ambientalismo per poi cementificare, deturpare, inquinare” perché questo lo possono fare già dal prossimo dai Consigli dei Ministri, visto che con la Lega, favorevole all’opera, sono al Governo. Il loro problema sarà guardare negli occhi i loro elettori, dopo aver consentito la ‘coerenza zero’ su tutte le loro battaglie”, ha detto.

Forza Italia ha ribadito il suo sì alla Torino-Lione, e il suo sostegno alla Lega. “Sulla Tav assistiamo da due giorni ad un balletto di dichiarazioni contrastanti tra M5S e Lega, sembra si facciano dispetto tra loro. La Tav però per fortuna si farà e se i voti di Forza Italia in Parlamento saranno necessari ci saranno”, ha detto Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia.

Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano