Morta Jole Santelli, cosa succede ora con la presidenza della Regione Calabria
A fare le veci della presidente, nell'attesa di nuove elezioni, sarà il vicepresidente leghista Antonino Spirlì
La presidente della Regione Calabria Jole Santelli, è morta oggi 15 ottobre 2020. Santelli, 51 anni, è stata trovata senza vita nel suo appartamento a Cosenza e, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe morta nella notte a causa di un arresto cardiocircolatorio. Sulle cause della morte della governatrice, che da tempo lottava contro il cancro, non c’è ancora l’ufficialità. Ma cosa succederà adesso con la presidenza della Regione Calabria?
Jole Santelli, prima donna alla guida della Regione, era stata eletta solo lo scorso 26 gennaio, con Forza Italia, ed era sostenuta dalla coalizione di centrodestra. La Calabria resta quindi ora senza un presidente eletto, ma – in attesa di nuove elezioni – nell’immediato, sarà il leghista Antonino Spirlì, vice di Santelli e assessore alla Cultura, ad assumere la guida della Regione.
Come si legge sul sito della Regione Calabria, infatti, Spirlì “svolge funzioni vicarie, sostituendo il Presidente in caso di assenza o impedimento, nell’esercizio dei poteri, delle funzioni e delle prerogative di questi, anche nei rapporti istituzionali presso la Conferenza Stato-Regioni e presso l’Ufficio di Presidenza dei Presidenti delle Regioni”.
Nella legge per l’elezione del presidente della Regione Calabria si legge che “Le elezioni sono indette con decreto del Presidente della Giunta regionale, sentito il Presidente del Consiglio regionale e d’intesa con il Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro. In caso di impedimento permanente o di morte del Presidente della Giunta e negli altri casi previsti dallo Statuto le elezioni sono indette dal Vicepresidente della Giunta con le stesse modalità”.
Chi è il vice di Santelli: Antonino Spirlì
Pochi giorni fa Spirlì, 58 anni, era finito sulle cronache dei giornali per alcune controverse dichiarazioni durante un dibattito organizzato dalla Lega a Catania, tra cui le frasi: “Dirò negro fino all’ultimo dei miei giorni” e “Dirò frocio fino all’ultimo dei miei giorni”. E ancora, ha attaccato “la lobby frocia, che ti impedisce di chiamare le cose col loro vero nome”.
Quando è stato eletto Spirlì ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Invoco la Benedizione del Signore e mi affido alle amorevoli cure della Santa Vergine Immacolata. E mi impegno a svolgere il mio compito nell’unico interesse della mia gente. Accompagnatemi solo con le Vostre preghiere. Grazie. Dio Vi voglia bene”.
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