Minacce alla libraia che si è rifiutata di vendere la biografia di Giorgia Meloni: ora è sotto protezione
La libraia Alessandra Laterza ha ricevuto su Facebook insulti e minacce dopo aver annunciato che non avrebbe commercializzato, nel suo negozio di Roma, il libro della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. E adesso ha deciso di presentare querela. La titolare della libreria – che sorge nel quartiere di Tor Bella Monaca – ha raccontato degli insulti ricevuti sui social a partire da inizio maggio (quando ha annunciato la sua decisione) agli uffici della Digos, e ora la polizia ha predisposto una misura di vigilanza circostanziata perché, secondo le forze dell’ordine, “è meglio prevenire che curare”.
“Sono giorni difficili. Non pensavo che esprimere le mie idee diventasse un problema. L’ho sperimentato a mie spese dal 9 maggio, giorno in cui ho manifestato sui social la mia contrarietà a commercializzare il libro della leader di Fratelli d’Italia. Da quel momento ne sono successe di tutti i colori. Minacce, insulti, ogni tipo di ingiuria, a me e a chi ha provato ad esprimere la mia stessa idea o semplicemente ha provato a difendermi. Tutto questo non è concepibile”, ha scritto Laterza sulla sua pagina social.
“Ringrazio tutte le persone impegnate in questa procedura, in modo particolare il Dirigente della DIGOS di Roma, Giampiero Leonetti, che mi ha espresso parole di vicinanza e di solidarietà, sia come cittadino che come uomo delle istituzioni.Io andrò avanti, manifestando le mie idee in libreria e non solo; lo farò da donna libera ed impegnata nei valori dell’antifascismo e della giustizia sociale.Perché scrivo questo post?Perché vi chiedo di fermarvi. La misura è colma; voglio sentirmi libera nel luogo in cui lavoro, nel mio municipio e nella mia città, senza dover scomodare le forze dell’ordine che hanno cose più urgenti”, ha continuato.