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Migranti, Salvini: “Il mio ministero di occupa di terra e mare. Torneremo a far rispettare confini”

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Migranti, Salvini: “Il mio ministero di occupa di terra e mare. Torneremo a far rispettare confini”

“Adesso costa di più non farlo che farlo, come è stato per la Tav”. Lo ha detto Matteo Salvini a proposito del ponte sullo Stretto di Messina. Il progetto, cavallo di battaglia dei governi Berlusconi fin dal 1994, rappresenta uno degli “obiettivi” del segretario leghista, diventato ministro delle Infrastrutture del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni.

Anche nel suo nuovo incarico, Salvini non intende rinunciare alla lotta all’immigrazione clandestina nonostante il veto a un suo ritorno al ministero dell’Interno, posto durante le trattative per formare il nuovo esecutivo. Durante un’intervista a Porta a porta, in onda stasera, Salvini ha ribadito che il dicastero da lui guidato si occuperà “di terra e di mare”, rispondendo con un “assolutamente no” a chi gli domandava se il ministero del Mare assumerà la competenza sui porti.

“Torneremo a essere un paese che fa rispettare i suoi confini”, ha sottolineato il Capitano, affermando di aver scambiato qualche parola con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (suo ex capo di gabinetto al Viminale) e il ministro degli Esteri Tajani durante il primo consiglio dei ministri. “Il ragionamento è salvare vite, prima di tutto, ma non è possibile che le navi di tutto il mondo arrivino unicamente in Italia”, ha detto il vicepremier.

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