Migranti, la lettera di Salvini: “Lamorgese cosa ha fatto? L’emergenza c’è, sugli sbarchi ha fallito”
“Invece di vaneggiare di ius soli, il ministro dovrebbe controllare chi entra illegalmente e fermare gli scafisti”, è iniziata così la querelle tra Matteo Salvini e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sul tema migranti e sbarchi. La ministra ha ribattuto “Se Salvini ha suggerimenti per bloccare gli arrivi via mare io li raccolgo volentieri”.
“Nel 2018 – prosegue la lettera – con la Lega appena arrivata al governo, le Ong avevano portato in Italia 5.993 persone, diventate 1.998 nel 2019. Nel 2021 siamo già a quota 5.050. L’obiettivo dell’attuale ministro qual è? Lamorgese ha modificato (in peggio) i decreti sicurezza, ha invitato le ong al Viminale, ha aumentato i costi dell’accoglienza, ha caldeggiato la sanatoria voluta da sinistra e 5 Stelle, ha negato l’emergenza immigrazione fino a poche ore fa. Ciliegina sulla torta, ora rilancia perfino sullo Ius soli. Un altro messaggio che darà linfa agli scafisti proprio mentre la Tunisia sta vivendo una crisi drammatica che mette a rischio l’intera Europa. Ricordo a Lamorgese e al Pd che con l’attuale legge sulla cittadinanza il nostro Paese celebra più di 112mila nuovi italiani all’anno: con la Germania, siamo in testa alla classifica tra i paesi dell’Unione europea”.
“Non solo – conclude Salvini – Ritengo discriminatorio riflettere sulla cittadinanza dopo le emozioni che i nostri atleti ci hanno regalato a Tokyo: uno sportivo non ha più diritti di un idraulico o di un cameriere. L’integrazione è un obbligo, non un optional, e per questo la scuola è fondamentale. Più volte, Lamorgese ha fatto annunci o proposte rimaste lettera morta: dagli accordi per i ricollocamenti, fino al Mes di cui si era proclamata fiera sostenitrice. Credo che anche per lo Ius soli verrà smentita dai fatti, ma temo che il solo parlarne incentivi gli arrivi irregolari. Sono pronto a discutere di tutto con il ministro e con il presidente del Consiglio – sottolineando anche l’assurdità dei controlli per i minorenni che vanno a Gardaland o per i ragazzi in pizzeria, mentre sbarcano (e spesso poi scappano) migliaia di clandestini non vaccinati né controllati – consapevole che ora anche per il Viminale ‘l’emergenza migranti c’è’. Meglio tardi che mai”.