Roma, il candidato sindaco di centrodestra Michetti: “Non voglio fare nessun appello pro vaccini”
Il candidato al Campidoglio del centrodestra non inviterà i romani a immunizzarsi, al contrario dei suoi sostenitori Tajani (FI) e Cesa (Udc) che hanno invece voluto lanciare un appello per la vaccinazione
“Mi sono vaccinato consapevolmente, con tutte e due le dosi, ma non posso fare appelli da sindaco, perché rispetto la libertà di ognuno. C’è gente che è terrorizzata dal vaccino. Il principio di libertà va rispettato, non spetta a me”. Enrico Michetti, candidato sindaco per il centrodestra alle amministrative di Roma, non farà nessun appello ai cittadini della Capitale affinché si vaccinino contro il Covid.
L’avvocato si smarca così dai suoi sostenitori. Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, che hanno infatti presentato la loro lista a sostegno del candidato sindaco di FdI, si sono entrambi lanciati in appelli accorati e convinti sull’importanza di immunizzarsi contro il virus.
“Bisogna che tutti si vaccinino, lo ha detto anche Silvio Berlusconi – ha commentato Tajani – Tutti sono liberi di fare le proprie scelte noi siamo per l’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Anche le città sono coinvolte nella campagna vaccinale e ricordo che i sindaci sono i responsabili della salute dei cittadini“. Cesa ha aggiunto: “Ho visto la morte in faccia a causa del Covid, quindi per fare gli appello non aspettiamo la campagna elettorale, io lo faccio subito. Per favore vaccinatevi tutti perché è un atto di responsabilità nei propri e nei confronti degli altri”.
Ma Michetti la pensa diversamente, e proprio nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista Forza Italia-Udc a suo sostegno, il candidato al Campidoglio ha spiegato: “Anche da sindaco non posso fare degli appelli ai cittadini romani per vaccinarsi, perché rispetto il principio di libertà di ognuno. Questo non è un tema che riguarda la città di Roma perché la competenza è regionale. Allora si abbia il coraggio di rendere obbligatorio il vaccino, perché se si fanno delle norme per renderlo di fatto obbligatorio – ha detto riferendosi al Green pass – c’è qualcosa che continua a non essere chiaro. Quindi di fronte a questa confusione figuriamoci se io posso fare degli appelli“.