Quando Meloni diceva: “Porteremo il modello Terracina al governo nazionale”. Ma la sindaca è stata arrestata
La settimana scorsa la sindaca di Terracina in quota Fratelli d’Italia Roberta Tintari è finita ai domiciliari insieme all’ex vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi, nell’ambito di una maxi inchiesta in cui è stata ipotizzata la costruzione di un sistema illecito nella gestione del demanio marittimo e degli appalti pubblici, con imprenditori avvantaggiati illecitamente in cambio di voti, pranzi, soggiorni al mare e serbatoi pieni.
Proprio il modello Terracina era stato citato da Meloni in un comizio del 2020 come esempio di amministrazione da replicare anche in altri comuni e su scala nazionale, come ha fatto notare oggi Clemente Pistilli su Repubblica. A sostegno dell’allora candidata Tintari, Meloni chiese agli elettori di ricordare come era la città balneare pontina prima (anche se era amministrata da Alleanza nazionale) e come era diventata con l’amministrazione di FdI, con l’attuale eurodeputato Nicola Procaccini.
“Date la possibilità a queste persone brave persone, persone oneste, capaci, concrete, di continuare ad amare questa terra come hanno saputo fare”, disse la leader di FdI. “Prenderemo questi laboratori, questo esempio, e lo porteremo anche al Governo della nazione”. L’esempio non si è però rivelato dei migliori. Sembra inoltre che alcuni imprenditori finiti nei guai con l’inchiesta Mafia Capitale abbiano lasciato Ostia e si siano spostati a Terracina proprio per i vantaggi che potevano derivare con gli amministratori locali.
A rilanciare il video dell’intervento di Meloni la deputata del Pd Alessia Morani su Instagram.
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