Meloni a Porta a porta: “Sui migranti bisogna seguire il modello spagnolo. L’Italia non aderirà al Mes”
L’Italia non aderirà al meccanismo europeo di stabilità: lo assicura la premier Giorgia Meloni, che su questo tema ha detto di poter “firmare col sangue”. “Finché conto qualcosa, non accederemo al Mes”, ha detto in un’intervista ieri sera a Porta a Porta.
La ratifica della riforma del fondo Ue “non è un grande tema, ne discuterà il Parlamento”, ha glissato. Mentre ha invece risposto sui punti salienti della manovra in via di approvazione in Aula.
Sul reddito di cittadinanza, che verrà portato a 7 mesi nel 2023 e sarà totalmente abolito nel 2024, Meloni ha spiegato: “Sono state dette molte bugie: lasciamo la massima tutela a tutti coloro che non possono lavorare, agli over 60 e a chi è senza reddito e ha minori a carico. Sono convinta che uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenzialismo chi può lavorare e chi non può”.
Altro tasto dolente della legge di Bilancio è l’abolizione delle sanzioni agli esercenti che non accettano pagamenti con il Pos, saltata dopo una lunga contrattazione con l’Unione europea.
“Sono certa del fatto che non sia giusto imporre agli esercenti di accettare pagamenti per importi molto, molto bassi”, ha risposto la premier, che però non è riuscita a imporre la linea del governo di fronte ai vincoli di Bruxelles sulla lotta all’evasione fiscale e la transizione verso un mondo orientato sempre più ai pagamenti elettronici.
“Abbiamo fatto un emendamento perché ci sia una moral suasion sugli attori di questa vicenda, affinché si mettano d’accordo per azzerare le commissioni al di sotto di determinati importi. Se questo non accadrà, posso considerare quelle commissioni un extra-gettito e utilizzarle per aiutare gli esercenti”, ha aggiunto.
Due gli altri grandi temi toccati, di carattere globale: le migrazioni e la guerra in Ucraina. “Le partenze vanno fermate, bisogna difendere i confini esterni della Ue”, rimarca la premier, che come esempio ha citato la Spagna, che ha aperto Consolati in Africa per vagliare le richieste di asilo.
Sull’Ucraina: “Vorrei fare un viaggio a Kiev nei primi mesi del prossimo anno, e voglio fare gli auguri al popolo ucraino, particolarmente in questo momento: questo è il periodo in cui tutte le culture del mondo celebrano la luce, e loro vivono al buio”.