Meloni attacca Landini: “Se pensa che lavorare il Primo maggio sia diseducativo, annulli il Concertone”
A poche ore dall’incontro con i sindacati, Giorgia Meloni ha attaccato Maurizio Landini. Per la premier il segretario della Cgil ha pronunciato parole “incomprensibili” sul Consiglio dei ministri convocato il Primo maggio per varare provvedimenti sul lavoro.
Landini nel corso della giornata di ieri, 29 aprile, ha definito “una follia” la stretta sul Reddito di cittadinanza prevista nel provvedimento che dovrà essere varato domani, 1 maggio. Nel testo del decreto lavoro è infatti previsto l’assegno di inclusione per le famiglie “non occupabili” – ovvero con minori, disabilità e anziani – ma è anche disposto un taglio per gli altri e la sostituzione con una indennità da 350 euro che verrà versata solo in abbinata con la frequentazione di un corso di formazione. Un taglio che riguarderà circa 200mila persone. Landini non ha criticato solo la misura economica, ma anche la decisione di Meloni di convocare in extremis, appena un giorno prima del Cdm e di domenica sera, il vertice con i sindacati.
“Io credo sia un bel segnale per chi come noi è un privilegiato, onorare con il nostro impegno, in questo giorno di festa, i lavoratori e le risposte che attendono”, ha detto oggi la Meloni. “E vorrei ricordare al segretario Landini che il Primo maggio ci sono molte persone che lavorano, dai camerieri ai medici, dalle forze dell’ordine fino ai tecnici che consentono lo svolgimento del concerto di piazza San Giovanni”.
Poi la stoccata: “Se Landini pensa davvero che sia diseducativo lavorare il Primo maggio, allora il concerto la triplice dovrebbe organizzarlo in un altro giorno. Noi non la pensiamo così e rispettiamo l’iniziativa della triplice, così come chiediamo rispetto per il nostro lavoro”.