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Home » Politica

Medicina, addio ai test d’ingresso: gli studenti saranno valutati dopo 6 mesi

Immagine di copertina
Credit: AGF

Addio ai test d’ingresso per le facoltà universitarie di Medicina: dopo un semestre ad accesso libero, verrà stabilita una graduatoria nazionale tenendo in considerazione gli esami fatti che saranno uniformi per tutti. Il proseguimento degli studi al secondo semestre sarà condizionato dal conseguimento di tutti gli esami previsti per il primo semestre e dalla posizione nella graduatoria di merito nazionale.

Lo prevede un disegno di legge delega approvato oggi, mercoledì 16 ottobre, dalla Commissione Istruzione del Senato, che ora dovrà passare il vaglio dell’Aula di Palazzo Madama e poi quello della Camera. L’obiettivo è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità sia per gli Atenei che per l’Sistema sanitario nazionale e garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite degli studenti.

Il Governo spera di introdurre la novità già dall’anno accademico 2025-2026, ma dipenderà dai tempi parlamentari.

I posti disponibili a Medicina – che oggi sono circa 20mila – saliranno a 25mila. Per gli studenti che non supereranno la selezione per il secondo semestre, sarà possibile utilizzare i crediti formativi acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea. La novità riguarda anche i corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria.

“Questa giornata rappresenta un passo storico per garantire a tutti i ragazzi l’opportunità di diventare professionisti in ambito medico”, commenta la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “Il fabbisogno di futuri nuovi medici è di 30mila professionisti in più nei prossimi sette anni. In questo modo non solo investiamo nelle giuste aspirazioni dei nostri ragazzi, ma garantiamo anche una preparazione di qualità attraverso un’offerta formativa d’eccellenza”.

LEGGI ANCHE: Legge di Bilancio 2025: dal contributo per le banche al taglio del cuneo fiscale, ecco tutte le misure. Per la Sanità ci sono solo 900 milioni

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