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Elezioni Emilia-Romagna 2020, Matteo Salvini in conferenza: “Il cambio è solo rimandato”

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Elezioni Emilia-Romagna 2020, Salvini in conferenza stampa con Lucia Borgonzoni

Dopo la netta sconfitta alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, con il governatore uscente del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha battuto la candidata leghista Lucia BorgonzoniMatteo Salvini ci mette nuovamente la faccia e parla in conferenza stampa dall’hotel Centergross di Bentivoglio, alle porte di Bologna, insieme a Borgonzoni.

Borgonzoni: “Lega in difficoltà nelle grandi città” – Dopo Salvini, ha preso la parola anche la candidata leghista Lucia Borgonzoni: “Abbiamo ancora difficoltà a intercettare il voto delle grandi città, nelle province invece abbiamo tantissimi voti. Dobbiamo capire bene. Come Lega ci siamo sempre, ora la responsabilità è ancora più grande, più di un milione di persone che hanno creduto nel nostro progetto”.

“Il vero segnale – ha continuato Borgonzoni – è stato quello di una coalizione unita, che ha combattuto comune su comune. Le risposte che la gente vuole, la Lega le dà. Altrimenti non avremmo aumentato così tanto i nostri consensi in una amministrativa. Ringrazio gli alleati perché ci abbiamo creduto tutti, tanto, abbiamo evitato di farci la guerra” e “questo penso sia un segnale molto positivo in una coalizione unita, che ha proposto un progetto. Questa volta non siamo riusciti a trasmetterlo tutti e totalmente”.

Salvini: “Fatto il possibile. Non ci aspettavamo certa arroganza” – “È evidente – ha detto Salvini, con Lucia Borgonzoni al suo fianco – che ci eravamo concentrati maggiormente sull’Emilia. Ma voglio esprimere la mia soddisfazione per la Calabria, dove la Lega non si era mai presentata in nessuna competizione regionale. Siamo testa a testa per essere primo partito del centrodestra: sarò in Calabria questa settimana per ringraziare gli elettori”.

“In Emilia-Romagna entriamo con 13-14 consiglieri. Abbiamo fatto tanto, tutto quello che è umanamente possibile e di più. Ora ci prepariamo a cinque anni di appassionata opposizione. Il cambio in Emilia è solo rimandato. I numeri ci dicono che Borgonzoni ha vinto in provincia di Rimini, Ferrara, Parma, Piacenza con percentuali importanti anche fino al 44 per cento”.

“Un’arroganza e una violenza in certi contesti non ce la saremmo mai aspettata – ha continuato il segretario della Lega – ma abbiamo le spalle larghe, ci siamo abituati. Abbiamo preso un milione di consensi in una terra che molti, tranne noi, consideravano inespugnabile. Grazie a chi ci ha dato una mano. Ne abbiamo vinte 8 su 9 di regioni, poteva andare peggio, sono un perfezionista e avrei preferito 9 su 9. Ma ce ne sono 6 in primavera e 4 a guida Pd”.

“Se ieri si fosse votato a livello nazionale – ha detto ancora Salvini – il centrodestra avrebbe vinto agilmente”. E sul Movimento Cinque Stelle: “Non godo delle disgrazie altrui. Certo, quello che era stato il primo partito alle politiche non entra neanche in consiglio regionale in Calabria… È evidente che si sono spostati nettamente a sinistra. Ma io non la vedo felice né per Pd né per 5 Stelle perché il centrodestra ha preso il 55% in Calabria e il 45 in Emilia-Romagna. Al governo ora ci sono due forze politiche di cui una in enorme difficoltà”.

Elezioni Emilia-Romagna, Salvini dopo gli exit poll: “Quando vota il popolo ha sempre ragione”

“Dopo settant’anni anni è la prima volta che c’è stata una partita in Emilia Romagna. Noi ci siamo, ringrazio Lucia Borgonzoni. Chiunque vincerà tra Lucia e Stefano avrà meritato, perché quando vota il popolo ha sempre ragione”. Queste le parole di Matteo Salvini ieri sera dopo mezzanotte, quando erano già arrivati i dati con i primi exit poll a seguito del voto per le elezioni regionali 2020 in Emilia-Romagna di domenica 26 gennaio.

Non si è voluto sbilanciare troppo prima della conferenza stampa in programma questa mattina alle 10 all’hotel Centergross di Bentivoglio, alle porte di Bologna, insieme alla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, sconfitta da Stefano Bonaccini del Pd. La leghista, infatti, secondo i dati quasi definitivi (4429 sezioni scrutinate su 4520) diffusi alle 7 di questa mattina, lunedì 27 gennaio 2020,  si sarebbe fermata al 43.68% contro il 51.40% del candidato di centrosinistra.

“Per ora l’unico dato certo è la Calabria. Avendoci messo sangue, anima, ascolto, e avendo fatto migliaia di chilometri, mi prendo un pezzettino di merito di aver ri-coinvolto tante persone”. Il leader della Lega si è voluto prendere parte del merito per la grande affluenza alle urne in queste regionali 2020 in Emilia-Romagna, dove è arrivata fino al 67% (+30% rispetto al voto del 2014).

L’ex ministro degli Interni non ha voluto parlare di sconfitta, soprattutto non senza risultati definitivi, anche se la vittoria di Stefano Bonaccini era ormai assodata. Certo, la Lega ha comunque visto una crescita esponenziale dei suoi consensi in questa regione e, senza dubbio, visti i pochi punti di stacco che separano il governatore uscente da Lucia Borgonzoni, non si è trattato di una vittoria schiacciante ma – come profetizzato da Romano Prodi nell’intervista esclusiva rilasciata a TPI – di una sul “filo di lana”.

Il segretario del Carroccio, infatti, ha definito “emozionante” il fatto che la Lega abbia ottenuto tutti questi consensi in una regione storica roccaforte della sinistra e del fatto che il M5s abbia ottenuto una grande debacle. Il movimento, d’altronde, “è scomparso sia in Emilia-Romagna che in Calabria”. “Se vinco sono felice, se perdo sono egualmente felice, anzi lavoro il doppio. Visto che c’e’ qualcuno che dà la Lega morta da vent’anni, deve aspettare almeno i prossimi vent’anni per vedermi stufo e stanco”, ha infine concluso Matteo Salvini, rinviando a questa mattina, con i risultati definitivi alla mano, le prossime dichiarazioni post-voto per le regionali.

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