Mattarella interviene sulle cariche della polizia ai cortei pro-Palestina di Firenze e Pisa: “L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli”
Chiamato in causa anche dalle opposizioni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi riferirà in Parlamento e lunedì 26 febbraio incontrerà i sindacati. Ma intanto Fratelli d'Italia se la prende con "la sinistra che spalleggia i violenti" additata come "la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito"
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto su quanto accaduto il 23 febbraio a Pisa e Firenze, dove i cortei pro Palestina erano stati manganellati dalle forze dell’ordine: secondo una nota del Quirinale il capo dello Stato ha sentito il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, precisando che “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”, si legge nella nota dell’ufficio stampa del Quirinale. “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
La polizia ha caricato i dimostranti presenti ai cortei pro Palestina del 23 febbraio a Firenze e a Pisa. Nel capoluogo toscano gli agenti si sono scontrati con i manifestanti nei pressi del consolato americano. Il corteo, formato da studenti e membri dei sindacati di base e della comunità palestinese, era partito da piazza Santissima Annunziata sfilando per il centro, per poi proseguire sul Lungarno verso la rappresentanza diplomatica Usa. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell’ordine, che poco dopo hanno caricato i manifestanti. Il corteo è poi tornato a piazza Ognissanti per gli interventi finali.
Anche a Pisa la polizia ha caricato il corteo studentesco pro-Palestina: i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi a piazza dei Cavalieri hanno caricato gli studenti, per lo più minorenni, che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. Le scene viste nelle due città avevano scatenato una serie di polemiche politiche, facendo gridare l’opposizione al pericolo di autoritarismo.
“Basta manganellate sugli studenti. Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento, davanti al Paese, e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile”, ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, a Napoli, a Bologna. C’è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto la settimana scorsa conto al ministro Piantedosi. È necessario che venga a chiarire e a prendersi le sue responsabilità davanti al Parlamento ed esprimo tutta la solidarietà del Pd agli studenti che sono stati feriti e alle loro famiglie”.
“Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, ha aggiunto l’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
“Le immagini di Pisa hanno amareggiato anche me. Il governo vuole assicurare la massima espressione della libertà dei cittadini”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi in un’intervista al Corriere della Sera. “Ho parlato con il presidente” Mattarella “condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti”.
Quindi il ministro ha assicurato che riferirà in parlamento, come chiesto dal Pd e dal M5S. “L’ho sempre fatto rispetto alle tematiche che mi competono. Non credo che nessuno possa dire che mi sia mai, anche solo minimamente, sottratto in tal senso. Anche questa volta sono doverosamente disponibile a discussioni che auspico serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare l’azione del governo o delle forze di polizia”. Intanto, lunedì 26 febbraio Piantedosi incontrerà i sindacati.
Il principale partito di governo però, Fratelli d’Italia, se la prende con l’opposizione. “Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge”, si legge in una nota. “La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”.