Mattarella cita Segni ed esclude un secondo mandato: “Sette anni sono sufficienti, no alla rieleggibilità”
Mattarella cita Segni ed esclude un secondo mandato
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, cita il suo predecessore, Antonio Segni, ed esclude un secondo mandato come presidente della Repubblica.
Le dichiarazioni di Mattarella sono arrivate in occasione dei 130 anni dalla nascita di Antonio Segni. Nel ricordare la sua figura, infatti, il Capo dello Stato ha citato un messaggio che Segni recapitò alle Camere e nel quale espresse la “convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della ‘non immediata rieleggibilità’ del Presidente della Repubblica”.
Segni, ricorda Mattarella, in quell’occasione definiva “il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato”.
È la prima volta che il presidente in carica si esprime, anche se indirettamente, su un possibile secondo mandato. Negli ultimi mesi, infatti, diverse indiscrezioni volevano i partiti pronti a mettere in atto un estremo tentativo per convincere Mattarella ad accettare un secondo settennato.
Ipotesi sempre esclusa dal Colle, secondo fonti vicine al presidente, e ora in qualche modo confermata dallo stesso Mattarella attraverso le parole del suo predecessore, Antonio Segni.
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