Massimo Giannini: “Io, svegliato alle 4 notte per una querela per diffamazione. Dietro c’è una regia politica”
Il giornalista de La Repubblica Massimo Gianni ha rivelato che due mesi gli è stata notificata una querela per diffamazione. La notizia non avrebbe nulla di strano, se non fosse che l’atto gli è stato notificato in piena notte da quattro agenti della polizia. Secondo Giannini, dietro questa modalità c’è una “regia politica” che punta a intimidire la stampa.
Il giornalista ne ha parlato durante la puntata di ieri del programma tv Otto e Mezzo, in onda su La7. Giannini stava discutendo animatamente con il collega Italo Bocchino del caso dei tre cronisti che ieri sono stati fermati e portati in questura dalle forze dell’ordine mentre seguivano un blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione.
Mi unisco a coloro che stanno manifestando solidarietà e sostegno a @MassimGiannini.
Questa maggioranza, ostile alle critiche, usa nelle piazze il manganello, e fuori querele e censura.
Domanda: siamo ancora una Repubblica, o uno stato di polizia?
Chiedo.#Giannini #24maggio pic.twitter.com/ybYzSifkQK— saverio giangregorio (@saveriolakadima) May 24, 2024
“Ti racconto un episodio che mi è capitato due mesi fa a Milano”, ha detto Giannini. “Reduce dalla puntata di Fabio Fazio, nella quale avevo dato giudizi critici sulla maggioranza, sono andato a dormire in hotel e alle 4 di notte mi hanno svegliato quattro agenti di polizia per notificarmi una querela per diffamazione”.
Il giornalista ha raccontato di essersi stupito per l’orario e di aver chiesto ai poliziotti se fossero lì per arrestarlo. Le forze dell’ordine gli avrebbero risposto che notificare una querela a un giornalista in piena notte “è la prassi”. “Ti sembra una cosa normale?”, ha domandato Giannini a Bocchino.
“È una follia”, ha ammesso l’interlocutore: “Ma pensi che questi errori abbiano una regia politica?”. “Non c’è alcun dubbio!”, ha replicato Giannini: “Qualcuno ha dato l’ordine a quattro agenti di polizia di notificare una querela alle 4 di notte”.
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