Prove di disgelo tra Meloni e Macron, ma l’Eliseo avverte: “Vigileremo sui diritti”
Era venuto in Italia per partecipare al forum “Il grido della pace” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, alla presenza di Sergio Mattarella, nell’Auditorium della Nuvola dell’Eur, ma ha approfittato dell’occasione anche per un primo colloquio tra capi di governo: Emmanuel Macron, a Roma per impegni istituzionali tra i quali l’incontro questa mattina con Papa Francesco, si è intrattenuto ieri sera con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, su invito della premier. Un faccia a faccia “cordiale e proficuo”, spiega in una nota Palazzo Chigi, andato in scena intorno alle 20 sulla terrazza del Gran Melià di Roma, hotel 5 stelle con vista sul Vaticano.
“Nel corso del colloquio, seppur informale — prosegue la nota — sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori. I presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali”. Soddisfazione espressa anche dai vicini d’Oltralpe, in un tweet dello stesso Macron: “Come europei, come Paesi vicini, come popoli amici, con l’Italia dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato. Riuscire insieme, con dialogo e ambizione, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri popoli. Il nostro primo incontro a Roma, Giorgia Meloni, va in questa direzione”. “I rapporti tra Italia e Francia sono più importanti delle persone”, ha spiegato il presidente francese parlando con l’agenzia Agi. Una nota diffusa dall’Eliseo ribadisce l’intenzione di continuare la vigilanza “sullo stato di diritto e sui valori”: “Guarderemo agli atti in modo concreto, e vedremo come reagire tema per tema. Nell’incontro di oggi a Roma fra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, il presidente francese ha ribadito che da parte di Parigi continueranno vigilanza e atteggiamento esigente”.
Tra Macron e Meloni tre anni fa ci furono screzi importanti legati alla critiche arrivate dalla Francia sulla gestione da parte dell’Italia dei migranti a bordo della nave Aquarius: la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia individuarono nella Francia il simbolo di una “ipocrisia umanitaria”, mentre Macron – accostandoli alla sua sfidante Marine Le Pen – cercava di guadagnare consenso elettorale. Anche altri membri del nuovo governo italiano hanno iniziato a stringere rapporti con i colleghi francesi: il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato questa mattina la sua omologa Catherine Colonna, mentre alla Nuvola era presente anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che ha iniziato a parlare di migrazioni con il collega transalpino Gerald Darmanin.