M5s: al vertice con Grillo il sì di Conte per “rifondare” il Movimento
Conte rifonderà il Movimento 5 Stelle. Trovata la quadra sugli intenti comuni per dare al paese una forza politica che tiene sui suoi fondamenti e guarda ‘lungo’, da qui a prossimi decenni, partendo dai temi. È quanto emerso, secondo fonti qualificate, dal vertice M5s con Beppe Grillo e l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – a cui in molti fra i 5s chiedono di rientrare nell’agone politico, con un ruolo di vertice nel Movimento – insieme ai ‘big’ del partito. L’ex premier ha raccolto l’invito, si apprende da fonti M5s e vicine a Conte, a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con M5s.
Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di essere punto di riferimento centrale nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinate da qui ai prossimi 30 anni. Il Movimento, in questa ottica, sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando su pilastri irrinunciabili, i valori originari che lo hanno da sempre contraddistinto: tutela dell’ambiente, importanza dell’etica pubblica, lotta alla corruzione, contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso gli istituti della democrazia diretta, per citarne alcuni.
Il vertice M5s a Roma
Il garante M5S Beppe Grillo ha partecipato oggi a Roma a un vertice con i big del Movimento Cinque Stelle, per discutere il futuro del partito. Alla riunione, durata circa due ore, ha partecipato un ristretto gruppo di esponenti del Movimento, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte e il capo politico uscente Vito Crimi.
I pentastellati si sono riuniti all’hotel Forum di Roma, albergo normalmente scelto da Grillo per i suoi soggiorni nella Capitale. Al centro del vertice rivoluzionare l’assetto stesso del Movimento, con un possibile cambio di vertice in corsa a poche settimane dalla pronuncia degli iscritti che hanno decretato la fine della figura del capo politico e la nascita al suo posto di un comitato direttivo a cinque. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, durante il vertice alcuni 5 Stelle avrebbero sollevato la necessità di affiancare al ruolo politico uno o due vice, per non centralizzare troppo il potere nella mani di un’unica persona.
Altri, tra cui il capo politico reggente Vito Crimi, avrebbero sottolineato la necessità di non ignorare il voto della base di pochi giorni fa, che ha indicato la strada di una “governance” a 5 al posto del capo politico, votando appositamente una modifica dello statuto. Il comitato direttivo potrebbe diventare una sorta di segreteria politica ad affiancare Conte.
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