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La fronda interna del M5S: “No al governo con Renzi, meglio il voto”. E Di Battista minaccia l’addio

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La ricucitura della maggioranza con Italia Viva trova ne Pd un terreno certamente più fertile di quello presente nel Movimento Cinque Stelle. Finora il reggente pentastellato Vito Crimi si era incaricato di portare avanti la linea della rigidità in asse con il pensiero di Conte, che però giovedì pomeriggio ha dovuto cedere e telefonare al leader di Italia Viva prima che la delegazione salisse al Colle.

Senza i numeri dei parlamentari Iv, si ritorna infatti esattamente al punto che ha portato il premier a dimettersi. Non ci sono ingressi aggiuntivi: nonostante sia nato a Palazzo Madama il nuovo gruppo “Europeisti-Maie-Centro democratico”, il pallottoliere di chi vota la fiducia all’esecutivo resta fermo a 156 più uno (il Cinque Stelle assente per Covid alla votazione del 19 gennaio).

Per il Movimento 5 Stelle è l’impasse: accettare il gioco di Renzi e tendere le mani a Italia Viva o chiudere la porta al numero uno di Iv, rischiando le elezioni o addirittura di passare all’opposizione?

L’ex deputato Alessandro Di Battista entra in scivolata con un durissimo post su Facebook, pubblicato subito l’uscita della delegazione M5S dalle consultazioni con Mattarella. “Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento e un tentativo di indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta. L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie”.

Sulla stesa linea d’onda la senatrice Barbara Lezzi, che in un’intervista a La Stampa ha dichiarato: “Non dobbiamo avere paura di nulla, neanche del voto”, dice la senatrice 5 Stelle Vittoria Baldino. Per Pino Cabras “la paura delle elezioni non deve farci scordare che Renzi ne ha ancora di più”. Se il M5S ha da perderci, insomma, Italia Viva rischia invece di sparire dall’agone politico, è il ragionamento diffuso.

Leggi anche: 1. Così la crisi può cambiare la corsa al Quirinale (di Stefano Mentana) / 2. Il rientro di Renzi nel governo è un cavallo di Troia contro Pd e M5S (di Luca Telese) / 3. Conte l’impolitico (di Luca Serafini)

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