Lettera a TPI: “Con l’addio a Rousseau il M5s ha perso l’anima”
Lettera di un lettore di TPI alla redazione:
Il problema più serio del M5S è legato all’umano rifiuto di quei ragazzi, oggi senatori e deputati, destinati a lasciare dopo due mandati. Le poltrone del potere non sono mai state abbandonate da nessuno se non per occuparne altre da amministratore delegato, presidente o lobbista di qualcosa.
I Grillini, al termine dei due mandati, “purtroppo per loro”, non avranno mai questa possibilità. Non esistono soluzioni o regole che possano risolvere la questione, è impensabile che una Taverna, un Crimi, possano accettare di tornare a fare quello che facevano prima e chissà quanti altri più invisibili di loro ma tutti, adesso, con in tasca sedicimila euro al mese.
Purtroppo saranno queste duecento persone, con il loro dramma sulle spalle, ad impedire la prosecuzione di quell’idea di Movimento che, nel 2018, li ha portati ad interpretare quei ruoli attraverso i nostri milioni di voti.
Rousseau non è una semplice società di servizi, come la chiama Travaglio, è il fondamento attraverso il quale Gianroberto Casaleggio ha costruito il Movimento, Di Battista “è il Movimento Cinque Stelle” e Conte dovrebbe sapere che senza queste entità lui non potrebbe rifondare un bel niente, tuttalpiù un altro bel partitino di sinistra, insieme a quei poveracci del secondo mandato, per un bel copia e incolla con il PD.
Maurizio Contigiani