Beppe Grillo si rivolge ai sostenitori del M5S: “Il Movimento è morto e stramorto. Ma sono ottimista”
Ecco cosa ha detto Beppe Grillo nel suo "delicato" messaggio ai sostenitori del M5S
Cosa ha detto Beppe Grillo nel suo “delicato” messaggio ai sostenitori del M5S
“Il Movimento 5 Stelle è morto e stramorto. Ma sono ottimista”. Il fondatore e “garante” del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha attaccato l’ex premier e attuale leader del M5S, Giuseppe Conte, chiamandolo ripetutamente “Mago di Oz”, accusandolo di aver distrutto l’identità dei grillini.
“Sono ottimista per le votazioni del 5 dicembre. Vi parlo come garante e custode dei grandi valori del Movimento 5 Stelle. Valori scomparsi in questi tre anni”, ha detto Grillo, parlando da un carro funebre. “Io come garante non intervenivo in nulla, tutti i miei progetti che arrivavano al mago di Oz non arrivavano perché lui non si faceva mai trovare. E i progetti erano tantissimi. Sono una cinquantina di cose meravigliose”.
“Il Movimento è morto e stramorto, però è compostabile”, ha aggiunto. “Ma l’humus non è morto”, ha proseguito Grillo, citando le battaglie storiche del M5S, come ad esempio quella sul clima. Io, ha ammesso il comico, “ho già perso”. “I valori sono stati traditi, siete diventati un partito di gente che non riconosco più. Io avevo già perso e l’ho capito quando venivo giù in quella sorta di ufficio che mi avete dato e non veniva nessuno a parlarmi”, ha continuato il garante del movimento. “So che avete già deciso, io ho già perso, lo so. Ma sono ottimista. Andate a votare, se avete voglia: sennò andate per funghi”, ha poi detto il comico, rivolgendosi agli iscritti chiamati a ri-votare sullo statuto.
A fine novembre, Grillo aveva chiesto formalmente la ripetizione del voto dell’Assemblea costituente, chiusasi pochi giorni prima con con l’intervento dell’ex premier Giuseppe Conte alla kermesse Nova, a Roma, e con, tra l’altro, l’eliminazione del ruolo del Garante e l’abolizione del limite dei due mandati.
Al comico aveva risposto direttamente sui social l’ex premier e attuale leader del Movimento 5 Stelle (M5S): “Beppe Grillo ha appena avviato un estremo tentativo di sabotaggio: ha chiesto di rivotare, invocando una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto. Insomma, è passato dalla democrazia diretta al ‘qui comando io’ e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente”, aveva scritto Conte sui social. “Come già nei precedenti tentativi di sabotaggio ci sta dicendo che non conta più la regola democratica ‘uno vale uno’, perché c’è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme”.
La votazione, conclusasi per la prima volta il 24 novembre con il 63 per cento dei militanti che avevano votato per abolire il ruolo del garante, si ripeterà dal 5 all’8 dicembre.