Lettera a TPI: “Alessandro, preparati”
Lettera di un lettore di TPI alla redazione:
Noi che avevamo trovato nel Movimento Cinque Stelle le ragioni per tornare a votare, a sognare, a protestare pacificamente, senza bottiglie molotov ma semplicemente attraverso una croce sulla scheda elettorale per ottenere quello che non avevamo mai ottenuto, una presenza in Parlamento che non aveva niente a che fare con il marcio a cui eravamo abituati.
Ma le regole e i principi sono una cosa, gli esseri umani un’altra. Quei ragazzi in Parlamento hanno dimenticato le regole e i principi per i quali noi li abbiamo messi lì.
Le ragioni sono tante ma è inutile girarci attorno. Siamo arrivati al capolinea. La prima fermata, l’abbraccio mortale con Salvini, la seconda con Renzi, la terza con Draghi, Salvini, Renzi e Berlusconi ed oggi la resa dei conti definitiva.
Davanti all’alternativa di rimanere o uscire dal governo si stanno giocando gli ultimi scampoli di consenso ma, nel caso decidessero di ratificare la distruzione della legge Bonafede, la strada per l’inferno gliela indicherà colui che avrà negoziato per loro questa mascalzonata.
Non so che fine farà Conte, è un uomo perbene ma non è mai stato un Cinque Stelle, nessuno nella sua posizione sociale lo è mai stato, non so cos’abbia in testa ma la sua strada la troverà.
Alessandro, preparati a raccogliere coloro che sono riusciti a mantenere uno straccio di dignità e coerenza, preparati a organizzare qualcosa con chi è ancora in grado di riconoscersi in quelle regole e anche se sono pochi, ricordati che noi saremo tanti, molti di più di quanto tu possa immaginare.
Maurizio Contigiani