Palamara scende in politica: “Mi candido a Roma alle suppletive della Camera”
Luca Palamara scende in politica. Lo aveva già ipotizzato un anno fa sul palco del TPI Fest, il festival del nostro giornale, intervistato dal direttore Giulio Gambino. E ora arriva la conferma. L’ex presidente dell’Anm, che ha fatto esplodere lo scandalo che ha travolto la magistratura italiana, ha deciso così di candidarsi alle elezioni suppletive di Roma per la Camera.
La decisione di Palamara arriva dopo la sentenza della Cassazione che nei giorni scorsi ha confermato la sua radiazione dalla magistratura. “Stamattina ho riposto la mia toga nell’armadio con la certezza di poterla indossare ancora alla fine di un percorso che sarà lungo, ma che ristabilirà la verità. Quella della Cassazione è una decisione che ritengo ingiusta anche per il tempismo con cui è arrivata”, ha detto Palamara, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede dei Radicali italiani, a Roma. Poi, l’ormai ex magistrato ha annunciato: “Mi candiderò alle elezioni suppletive di Roma per la Camera. Lo farò da cittadino libero, non ho preclusioni e non sono né di destra, né di sinistra“. “Mi candido con un mio simbolo” ha chiarito l’ex presidente dell’Anm.
“Ho deciso di di candidarmi per dare più forza al mio racconto, per incoraggiare un cambiamento reale e dare più forza alla battaglia per il referendum, nell’interesse dei cittadini che hanno sete di giustizia“, ha detto l’ex magistrato. Palamara proverà a essere eletto a Montecitorio nel collegio di Roma Monte-Mario-Primavalle al posto di Emanuela Del Re, la grillina nominata a giugno come rappresentate speciale dell’Ue per il Sahel.
Palamara ha infine annunciato che firmerà il referendum per la giustizia dei Radicali, ma non quello sulla civile dei magistrati. “Non lo firmo perché voglio una magistratura difensiva, ma che rispetti le regole, questo è l’aspetto più importante. Per questo dico – ha aggiunto rivolgendosi ai Radicali – discutiamone”.
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