Lombardia, l’ordinanza di Speranza: “Il passaggio a zona arancione dopo la rettifica dei dati”
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha notificato l’ordinanza che fa passare la Lombardia in zona arancione, dopo una settimana in cui le era stata attribuita la zona rossa a causa di dati errati che avevano fatto scattare un Rt superiore a 1.4 quando era inferiore a 1.
Zona rossa in Lombardia, parla Speranza
Nell’ordinanza del ministro si legge che “constatato che questo nuovo invio dei dati costituisce una rettifica degli stessi dalla Regione Lombardia (il ministro, ndr.) ha valutato positivamente la riclassificazione della regione”. Parole che smentiscono in modo fermo la posizione del governatore lombardo Attilio Fontana e della neo assessora al Welfare Letizia Moratti.
Replica che porta immediatamente una controreplica da parte del presidente leghista della Lombardia che aveva passato tutta la giornata di ieri a rivendicare i “dati precisi, puntuali e corretti” inviati all’Istituto superiore di Sanità e anche oggi parla di “professionisti della mistificazione della verità” ai quali “ribadisco ancora una volta che i ‘dati richiesti’ alla Lombardia sono sempre stati forniti con puntualità e secondo i parametri standard. Semmai qualcuno a Roma dovrebbe chiedersi come mai Regione Lombardia abbia dovuto segnalare il ‘mal funzionamento’ dell’algoritmo che determina l’Rt dell’ISS. Chi, invece, sostiene il contrario lo deve dimostrare con atti concreti e non manipolando la realtà a uso propagandistico”.
I dati sbagliati
Come anticipato da TPI, la presa di posizione ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) indica in maniera molto chiara una revisione dei dati relativi alla situazione sanitaria in Lombardia, che secondo tale ricostruzione sarebbe da attribuire proprio alle informazioni provenienti dalla Regione.
Oggi, venerdì 22 gennaio 2021, è emerso che la Lombardia è stata per una settimana in zona rossa a causa di un errore sui dati forniti, sulla cui responsabilità è in atto un rimbalzo sull’asse Milano-Roma.
Un documento dell’Iss mette nero su bianco, peraltro, che è stata la Regione a rettificare i dati da lei stessa forniti. Lo stesso titolo del documento è molto indicativo, in quanto parla di “implicazioni della nuova disponibilità di dati notificati dalla Regione Lombardia” [Qui il documento integrale].
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