Lombardia, Gallera non molla e non vuole dimettersi: “Penso solo a lavorare”
La sfiducia della Lega non basta a spingere Giulio Gallera alle dimissioni. L’assessore al Welfare lombardo è fermamente intenzionato a restare al suo posto nella giunta guidata dal leghista Attilio Fontana, nonostante le critiche per i ritardi sulle vaccinazioni anti-Covid, aggravati dal polverone sollevato dopo le sue dichiarazioni a La Stampa sui “medici che non possono rientrare dalle vacanza per i vaccini”.
Negli ultimi giorni, lo scenario di un rimpasto con cui tagliare fuori l’assessore, già sotto attacco per la gestione dell’emergenza Covid in Lombardia e scampato a due mozioni di sfiducia presentate dall’asse Pd-M5S nel luglio e dicembre scorsi, è diventato sempre più realistico. Un’altra opzione possibile, a livello politico, è quella di permettergli di restare in giunta con una delega minore, ma questa scelta potrebbe non bastare a dare il segnale di un vero cambio di passo.
A spingere per il rimpasto sarebbe soprattutto il leader della Lega Matteo Salvini, in pressing su Fontana. Dopo la presa di posizione della Lega, l’assessore aveva risposto rivendicando l’allineamento con Fontana: “Le attività che pone in essere il mio assessorato e i contenuti della comunicazione sono concordati con la presidenza”. Ma questo avrebbe solo irritato ulteriormente il governatore leghista.
Ai suoi Gallera ripete come un matra: “Io penso solo a lavorare”. Nella giornata di ieri, come riporta un articolo firmato da Alessia Gallione su Repubblica, l’assessore ha continuato come se niente fosse a fissare appuntamenti e partecipare a incontri, tra cui quello a palazzo Lombardia con il direttore generale del Welfare Marco Trivelli e il responsabile del piano delle vaccinazioni anti-Covid Giacomo Lucchini. Gallera sarebbe stato in contatto anche con i vertici del suo partito, Forza Italia, ma da parte degli azzurri, almeno a livello ufficiale, sulla vicenda c’è stato solo silenzio.
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