La Lombardia è ancora un lazzaretto, ma Fontana si vanta: “Abbiamo contenuto bene il contagio”
La Lombardia è ancora un lazzaretto, ma Fontana si vanta: “Abbiamo contenuto bene il contagio”
Vi prego, davvero, qualcuno fermi il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Qualcuno almeno gli sia abbastanza amico da consigliargli di frenare la lingua, dall’esimersi di dire cretinate come quell’“abbiamo tenuto bene rispetto a altri” che ieri ha sputato in diretta nazionale, con un’impunità morale che grida vendetta e fa venire voglia di commissariare la disumanità, oltre che la sanità lombarda.
Ci sarebbe da chiedere a Fontana, ad esempio, e al suo porta-acqua Gallera, chi sarebbero questi altri, visto che i dati di tutte le regioni italiane ci dicono sostanzialmente che la Lombardia è più della metà del disastro nazionale per contagiati e per decessi. E ci sarebbe da chiedergli se davvero sia ancora convinto che, al di là dell’esplosione del Covid in Lombardia, i numeri addirittura in ascesa delle ultime 24 ore non siano un chiaro segnale di inefficienza, di incapacità e forse di dolo (lo verificherà la magistratura) nella gestione sanitaria.
Chissà se davvero Fontana è convinto che la realtà possa essere cambiata con le parole, intossicata con qualche frasetta a effetto o con qualche ospedale effimero pronto a smontarsi presto, fingendo di non sapere che la sua regione è zeppa di persone che ufficialmente non hanno nemmeno il diritto di essere malate poiché non hanno avuto l’occasione di fare il tampone.
Chissà se Fontana si rende conto che fare il pupazzetto di questo Salvini spuntato dalla pandemia lo sta esponendo a una figuraccia internazionale di cui si vergognano tutti i lombardi, tutti quelli non troppo occupati nel lutto e nella sofferenza. E se davvero Fontana ha bisogno di un modello da seguire allora sappia che, tanto per stare qui in Italia, ieri in Veneto è stato trovato un positivo ogni 300 tamponi fatti mentre nella sua Lombardia siamo a un positivo ogni 28 tamponi.
E se ha voglia di guardare un po’ più lontano gli basterebbe andare nell’odiata Cina, quella che viene sventolata dal suo padrone Salvini per distoglierci dalla Lombardia, dove a Wuhan dopo i 6 nuovi casi dello scorso fine settimana hanno deciso di effettuare 10 milioni di tamponi su 10 milioni di abitanti nel giro di 10 giorni. Proprio così: quei tamponi che in Lombardia ancora una volta sono diventati un ghiotto boccone per i privati e sono stati dimenticati nel settore pubblico. Qualcuno dica a Fontana di smettere di parlare a vanvera e di occuparsi del “fare”, di quel “fare” che loro rivendicano. Oppure smetta, sarebbe anche meglio.
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