Calenda e le liti nel Terzo Polo: “Da Italia Viva attacchi e insulti ogni due secondi”
Cresce la tensione all’interno del Terzo Polo dopo lo strappo di ieri tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Ogni due secondi esce una dichiarazione più o meno insultante di un dirigente o parlamentare di Italia Viva. Ricordo pacatamente che abbiamo una riunione alle 18.30 per discutere di una questione di merito cruciale. Cerchiamo di arrivarci”, scrive sui social il leader di Azione, che punta alla riunione nella quale si voterà sulla proposta di costituire un partito unico centrista.
Un nuovo soggetto politico che però non nasce sotto i migliori auspici, visto quanto accaduto nelle ultime 24 ore: ad innescare tutto la reazione dei fedelissimi dell’ex ministro dello Sviluppo economico, che hanno accolto non di buon grado la nomina di Renzi a direttore editoriale del quotidiano Il Riformista, accusando l’ex premier di “tatticismi” e di non voler rinunciare a posizioni di potere dentro Italia Viva. I sostenitori dell’ex premier hanno fatto sapere di aver ricevuto un documento da Azione “documento riguardante la proposta per la costituzione del partito unico” e di aver proposto con una nota ufficiale “alcune proposte di modifiche, essenzialmente riguardanti le garanzie di un percorso democratico dal basso”.
“Quella di queste ore a me sembra una polemica veramente surreale: come Italia Viva ci siamo riuniti ieri e siamo convinti che si debba andare avanti spediti. Lo scioglimento di Azione e Italia Viva è un passo decretato dalla nascita nel nuovo partito”, ha detto Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, a Sky. “Nessuno ha mai detto di voler tenere in vita partiti che, con una nuova formazione, non servirebbero più a nulla. Sentire Calenda che continuamente accusa Renzi di passi indietro o Richetti che parla di conflitti di interesse, per me resta un modo di procedere incomprensibile”, ha aggiunto.