Commissione Esteri, Meloni a Conte: “Se sei serio ritira di Maio”. “Sei all’opposizione o voti con Renzi?”
L’elezione di Stefania Craxi alla presidenza della Commissione Esteri del Senato al posto di Vito Petrocelli dopo le dichiarazioni filo-russe del senatore del M5S ha provocato un mini terremoto fuori e dentro la maggioranza di governo. Ieri Conte ha convocato un consiglio straordinario per comprendere le dinamiche che hanno portato alla non elezione di un esponente del Movimento, in quello che il partito si aspettava sarebbe stato un mero passaggio di consegne. Eppure Craxi ha ottenuto 12 preferenze, Ettore Licheri, il candidato pentastellato, solo 6. Lo scrutinio era segreto, ma i voti decisivi sarebbero stati quelli di Italia Viva e Fratelli d’Italia. “Il voto in Commissione Esteri certifica che questa maggioranza esiste solo sulla carta. Registriamo che se ne è formata una nuova, da FdI a Iv: forse le nostre posizioni contro l’escalation militare non piacciono. Vogliono emarginarci, ma non silenzieranno la voce degli italiani”, ha dichiarato l’ex premier dopo la riunione.
La risposta di Meloni non è tardata ad arrivare: “Io non faccio alleanze con coloro i quali ho detto che non farei alleanze. Non c’è una nuova maggioranza a sostenere il governo. C’era da scegliere tra un candidato di centrodestra e uno M5S. Cosa potrebbe votare FdI?”, ha detto la leader di FdI durante la presentazione di un libro. Poi su Twitter, riprendendo le parole di Conte, è tornata alla carica. “Patetico questo tentativo di giocare tutti i ruoli in commedia: ben incollati alle poltrone di Governo, ma cercando disperatamente di passare anche per opposizione. Vuoi fare sul serio sul dossier Ucraina? Ritira il TUO ministro degli Esteri, invece di fare tweet. Chiacchierone”, scrive Meloni sul social.
Il botta e risposta non finisce. “Giorgia parlaci di te, dopo 25 anni di politica. Sei la pasionaria dell’opposizione o quella che oggi vota con Renzi in Commissione Esteri? La paladina degli italiani o quella che vuole tagliare i fondi alle famiglie povere per investirli in armi? Sono tutt’orecchie”, twitta Conte. Intanto il Pd tuona e chiama i leader alle proprie responsabilità: “Gli incidenti si stanno accumulando e per l’esperienza che ho troppi incidenti possono far deragliare la macchina di un governo senza volerlo, siccome mi sembra siano troppi uso quest’occasione per richiamare tutti gli attori di questa vicenda a sapere che siamo in un momento nel quale dobbiamo evitare gli incidenti e non aggiungerne ogni giorno uno nuovo. Francamente così non so dove si va a finire”, dichiara Enrico Letta in un intervento alla Luiss Guido Carli. Ma la neo presidente della Commissione assicura: “La stabilità di governo non è a rischio. La politica estera di un grande Paese non deve essere un argomento di divisione. Io conto di lavorare con tutti i gruppi parlamentari”.