Lettera di uno studente 16enne: “Non c’è un pericolo di ritorno del fascismo”
La lettera di un lettore di TPI alla redazione:
Gentilissima Redazione, egregio Direttore,
ho 16 anni e penso che con la vittoria della destra alle elezioni non ci sarà alcun pericolo di ritorno del fascismo. Questo, però, è possibile solo perché le nostre istituzioni sono molto più forti e consapevoli di quanto non lo fossero 100 anni fa. Per fortuna, infatti, non ci sono più le condizioni affinché un fenomeno deleterio come il fascismo possa rivivere formalmente.
L’ideologia fascista in Italia non è mai morta, e non stupisce che molti esponenti dell’odierna destra non l’abbiano mai rinnegata. I fascisti sono pochi, è verissimo; ma pochi lo erano anche quando agli inizi usurparono la democrazia con la violenza. La Storia dovrebbe averci insegnato molte cose, che purtroppo, a quanto pare, non abbiamo mai appreso del tutto. Io penso che chiunque non si vergogni ancora del fascismo non sia degno di governare un Paese profondamente antifascista per storia e costituzione.
Mussolini fu un delinquente in piena regola. Un criminale, che spaccò la testa ai giornalisti e agli oppositori politici, che rinchiuse ed “uccise” in manicomio la moglie e il figlio; che mandò migliaia di italiani a morire inermi in guerra e che contribuì alla strage di milioni di ebrei, omosessuali, Sinti e disabili. Il Duce fu un criminale anche contro il suo stesso popolo, tanto da azzerarne ogni diritto e dignità.
Il fatto che in molti credano ancora nelle sue idee dimostra che non si è trattato di un fenomeno limitato a un folle dittatore del passato. Il fascismo non ritornerà; ma è ancora tra noi, vivo in altre forme, e va combattuto ogni giorno.