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Home » Politica

La lettera del ministro Sangiuliano: “Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scritto una lettera al quotidiano La Repubblica il cui titolo è “Perché Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”. L’intervento è stato pubblicato sul giornale di oggi, lunedì 1 luglio, mentre infuriano le polemiche per l’inchiesta di Fanpage che svela, tra le altre cose, una serie di uscite antisemite da parte di giovani militanti del partito di governo Fratelli d’Italia.

“L’antisemitismo è una delle espressioni più abiette della storia umana, una delle peggiori espressioni del male”, esordisce Sangiuliano, che non è iscritto a nessun partito della maggioranza ma che negli anni Ottanta fu attivista del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano.

“Ignoranza, pregiudizio, amoralità tornano a manifestarsi purtroppo tra i giovani. Per sconfiggere l’antisemitismo occorre perciò lavorare sulla memoria e la cultura. Ed è quello che il governo Meloni sta facendo con atti tangibili e concreti”, si legge nella lettera.

Sangiuliano elogia poi la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al lager di Auschwitz, “per la sua testimonianza e il suo coraggio, che ne hanno fatto un riferimento morale per tutti noi”.

“Il governo Meloni ha portato in Parlamento che ha poi approvato la legge istitutiva del Museo nazionale della Shoah, che sorgerà a Roma”, ricorda il ministro della Cultura. “Il provvedimento è stato varato all’unanimità da Senato e Camera, e questo è un bene, perché su principi così alti non ci si divide”.

Nei giorni Segre, intervistata dal programma tv In Onda, aveva commentato duramente l’antisemitismo tra i giovani di destra emerso dall’inchiesta di Fanpage. “Credo che queste derive che sono venute fuori in quest’ultima settimana in modo così eclatante ci siano sempre state, nascoste, non esibite, e che con questo governo si approfitti di questo potere grande della destra (del resto è stata votata, non è che è rivoluzionaria) non ci si vergogni più di nulla”, ha osservato la senatrice a vita. Che poi si è domandata: “Ora alla mia età dovrò rivedere ancora questo? Dovrò essere cacciata dal mio Paese come sono già stata cacciata una volta? È una domanda che è una risposta”.

Nella sua lettera, Sangiuliano ricorda: “Quando a poche settimane dall’assunzione del mio incarico, l’amica senatrice Ester Mieli mi rappresentò la giusta osservazione della senatrice a vita Liliana Segre che aveva notato come all’interno della Stazione Ferroviaria di Milano mancasse una segnaletica storica in grado di indirizzare i passeggeri — che sono milioni l’anno — verso il Binario 21 e il memoriale della Shoah, accolsi immediatamente questa sacrosanta esigenza, condividendone in tutto il valore etico e morale”.

“Insieme alla senatrice – prosegue – in una giornata che porterò nel cuore, abbiamo inaugurato un totem multimediale che racconta le vicende del Binario 21 da cui partirono gli ebrei milanesi diretti ai campi di sterminio”.

“L’antisemitismo – scrive il ministro – ha varie bieche espressioni: esiste quello di estrema destra, con nostalgie nazifasciste, ed esiste l’antisemitismo di sinistra”. E ancora: “Negli ultimi tempi, il confronto su quello che accade a Gaza è sconfinato in palesi forme di antisemitismo e manifestazioni violente, come quando si brucia la bandiera dello Stato di Israele. Questo è particolarmente odioso se si pensa che la strage del 7 ottobre, come dimostrato dai video che sono stati diffusi, ha avuto il carattere di vero e proprio pogrom antiebraico”.

“L’antisemitismo, che sia di destra o di sinistra, non è accettabile nella civiltà”, conclude Sangiuliano. Che poi cita un passaggio del libro “Le origini del totalitarismo” di Hannah Arendt: “Non possiamo più permetterci il lusso di prendere quel che andava bene in passato e chiamarlo semplicemente retaggio, di scartare il cattivo e considerarlo semplicemente un peso morto che il tempo provvederà da sé a seppellire nell’oblio”.

LEGGI ANCHE: Francesca Albanese a TPI: “In Italia si fa disinformazione su Gaza. Rai e La7 non mi vogliono perché accuso Israele di genocidio”

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