Letta conferma la linea Zinga: verso l’alleanza con i 5 Stelle
Enrico Letta si prepara ad essere eletto nuovo segretario del Pd. Dopo aver sciolto la riserva, l’elezione è prevista per domani, nel corso dell’assemblea nazionale del partito. Secondo quanto riporta un retroscena di Repubblica a firma di Giovanna Vitale, sarebbe stato il pressing del premier Mario Draghi a convincere Letta ad accettare l’incarico.
Il presidente del Consiglio, infatti, avrebbe chiamato Letta per spiegargli la necessità di avere un Pd più forte, coeso e pronto ad affrontare le sfide della lotta alla pandemia. Solo Letta, a parere di Draghi, può fare da “stabilizzatore”, uno scenario che noi di TPI avevamo già preannunciato in un retroscena a firma di Marco Antonellis. Letta, quindi, non se la sarebbe sentita di tirarsi indietro di fronte all’esplicita richiesta di Draghi.
Il nuovo segretario del Pd, scrive Repubblica, sarebbe pronto a continuare sulla strada tracciata dal suo predecessore, il dimissionario Nicola Zingaretti. Ovvero: alleanza con Movimento Cinque Stelle e LeU, congresso tematico entro la fine dell’anno e primarie nel 2023. Si tratta, in sostanza, della medesima piattaforma di Zingaretti, quella che non piaceva a Base Riformista.
Stavolta, però, la corrente di Lorenzo Guerini e Luca Lotti, la più renziana del PD, sembra disposta a non mettere i bastoni tra le ruote, almeno nel breve periodo. Più avanti, il tema del congresso con incluse primarie per le elezioni del segretario potrebbe tornare ad affacciarsi.
Letta, nel frattempo, ha spiegato quale sarà la sua linea nel messaggio che ha postato su Twitter per sciogliere la riserva: “Io non cerco l’unanimità, cerco la verità nei rapporti tra di noi per uscire da questa crisi e guardare lontano”. “Nell’unanimità si nascondono i non detti e alle prime difficoltà ognuno fa per conto suo”, ha poi spiegato ieri sera nel corso della trasmissione Propaganda Live su La7.
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