Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Letta boccia il consiglio di Bettini: “Non appoggiamo il referendum sulla Giustizia di Radicali e Salvini”

Immagine di copertina

Non esiste alcun Salvetta” cioè il mix Salvini-Letta, “soprattutto sulla giustizia. Il referendum è lo strumento sbagliato, in Italia sono solo abrogativi”, così il leader del Pd Enrico Letta sulla proposta avanzata dalla Lega e dal partito Radicale di indire un referendum sulla riforma della giustizia.

“Perché un referendum abbia successo bisogna che voti almeno il 50 per cento dei cittadini. In 25 anni un solo referendum ha avuto il quorum, tutti gli altri sono falliti. E’ uno strumento per fare lotta politica. E i tempi sono molto lunghi. Il referendum non è la strada. Il Pd a Salvini preferisce Cartabia e Draghi”, ha detto Letta nel corso del programma di Canale 5, Mattino 5. I quesiti del referendum sono stati presentati il 3 giugno in Cassazione dopo la conferenza stampa organizzata dal leader della Lega Matteo Salvini insieme a Maurizio Turco Irene Testa, rispettivamente segretario e tesoriera del Partito Radicale.

Riguardano la responsabilità civile dei giudici, la separazione delle carriere dei magistrati, la custodia cautelare, l’abrogazione della legge Severino, l’abolizione della raccolta firme per le liste dei magistrati, il voto per i membri non togati dei consigli giudiziari. In una lettera pubblicata ieri sul foglio, il dirigente dem Goffredo Bettini ha invitato i colleghi di partito a considerare “con grande attenzione e coraggio” il contenuto dell’iniziativa per non lasciare il tema della giustizia a “una destra populista, come la Lega, che amava esibire il cappio nelle aule parlamentari”.
“In piena libertà, con una scelta personale che non impegna altro che me stesso, non posso rimanere indifferente rispetto ai quesiti referendari promossi sul tema della giustizia dal Partito radicale“, ha scritto l’esponente del Pd. “Se saranno l’occasione di un dibattito aperto, franco e responsabile e se potranno avere l’effetto di spingere in avanti una legislazione che si è dimostrata lenta negli anni passati, essi vanno considerati con grande attenzione e coraggio”.
Ti potrebbe interessare
Politica / Salvini e Meloni vogliono candidare Sallusti a sindaco di Milano, ma i Berlusconi sono contrari: l’indiscrezione
Politica / Il ministro Valditara ritira la querela allo scrittore Lagioia: “C’è una linea che non va mai superata”
Politica / Gli auguri di Natale di Giorgia Meloni: "Ci aspetta un 2025 impegnativo"
Ti potrebbe interessare
Politica / Salvini e Meloni vogliono candidare Sallusti a sindaco di Milano, ma i Berlusconi sono contrari: l’indiscrezione
Politica / Il ministro Valditara ritira la querela allo scrittore Lagioia: “C’è una linea che non va mai superata”
Politica / Gli auguri di Natale di Giorgia Meloni: "Ci aspetta un 2025 impegnativo"
Costume / Riccardo Muti rimprovera i parlamentari durante il concerto di Natale
Politica / Fornaro (Pd) contro il Governo: "Assegnati 130mila euro a un comune che non esiste, studiate la geografia"
Politica / Laura Boldrini a TPI: “La Cpi è sotto assedio da Usa e Israele. Ma nessuno ne parla. E il Governo Meloni copre l’alleato Netanyahu”
Politica / Sentenza Open Arms, Salvini torna al Viminale? Lui apre, ma Meloni frena
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania