C’è ma non si vede: Letta è nella bufera dopo la disfatta del Ddl Zan
Enrico Letta controlla o no i suoi gruppi parlamentari? Oppure anche in questo è fin troppo simile al suo omologo a 5 Stelle Giuseppe Conte che “regna ma non governa” sul mondo grillino? Nemmeno i portaborse stamattina sono stati ammessi nella Sala Zuccari. Troppo alta la posta in gioco ma soprattutto troppo alta la paura delle fughe di notizie (che comunque, per inciso, ci sono state lo stesso). La resa dei conti del Pd sul post ddl Zan è iniziata presto. Alle otto di mattina, per evitare giornalisti e telecamere i parlamentari erano già arrivati sul “posto di combattimento”.
“Letta ha sbagliato tutto”; “Il gruppo parlamentare ha totalmente perso la sua autonomia”; “La decisione di non trattare ha causato una sconfitta molto dolorosa”. Questi sono solo alcuni dei commenti risuonati nella stanza. L’assemblea è stata aperta dalla capogruppo Simona Malpezzi, che ha fatto la cronaca degli eventi e illustrato la situazione in cui si è arrivati all’affossamento del provvedimento. Poi gli attacchi al segretario dem che non l’ha affatto presa bene. Nel trambusto generale la capogruppo Malpezzi sarebbe addirittura arriva a ventilare le dimissioni per tentare di calmare le acque, ipotesi prontamente respinta dall’assemblea.
Sì è trattato di un confronto molto duro, che dà l’idea di un partito che si muove senza una regia e che non lascia presagire niente di buono per il Nazareno in vista della “madre di tutte le battaglie”, quella del Quirinale.