“Punto alle Europee con Renzi e Calenda”: Letizia Moratti vuole allargare il Terzo Polo
La candidata del Terzo Polo in Lombardia Letizia Moratti prova a ricompattare gli esponenti centristi in vista delle elezioni europee del 2024. “Non la definirei un’area di centro, tantomeno in riferimento al Terzo polo. Quella che si è riunita ieri è una rappresentanza molto ampia che fa riferimento a importanti formazioni civiche, a movimenti e partiti di ispirazione popolare, liberale, riformista. Uno schieramento più ampio e diverso rispetto a ciò che viene normalmente definito Terzo polo o centro”, dice l’ex ministra, in riferimento al raduno di popolari, riformisti e liberali che ha visto la presenza, tra gli altri, di Renzi, Gelmini, del nuovo sindaco di Taormina Cateno De Luca, e ancora Giuseppe Fioroni ad Alessandro Quagliarello.
Carlo Calenda ha invece dato forfait. “Con lui ho condiviso lo spirito dell’incontro e siamo stati in contatto”, dice Moratti in un’intervista al Corriere della Sera. Mentre non è stato difficile convincere Renzi: “Perché è d’accordo nell’aprire a una formazione decisamente più ampia del Terzo polo”. Le elezioni europee “sono uno degli obiettivi. Personalmente il mio riferimento restano i popolari europei”, ammette l’ex ministra, che non si sbilancia su una sua eventuale futura candidatura: “Non è questo il tema. Il tema è costruire una rete di alleanze cha sia capace di dare risposte a una società sempre più complessa. Abbiamo delle sfide epocali davanti a noi: una guerra che continua alle porte dell’Europa, i conflitti per le risorse, le diseguaglianze che crescono. Ci sono sfide locali, nazionali ed europee. La necessità di rafforzare l’Europa ma anche la difesa degli interessi nazionali”.
La speranza non tanto celata è quella di attingere dall’area che spazia da Fratelli d’Italia al nuovo Pd: “L’obiettivo è anche quello di ricostruire un patto di fiducia con in cittadini che in questo momento non si ritrovano, e lo dico con grande rispetto, nelle formazioni politiche attuali. Il tema dell’astensionismo c’è e sottolinea la lontananza dei cittadini dalle istituzioni. Per questo, il civismo è uno dei tratti essenziali di questa rete”.