Leopolda 2019, il discorso di Renzi: “Italia Viva vuol fare con il Pd come Macron con i Socialisti”
L'intervento del leader alla chiusura della kermesse
Leopolda 2019, il discorso di Matteo Renzi
Il discorso di Matteo Renzi alla chiusura della Leopolda 2019 era, ovviamente, l’intervento più atteso della kermesse fondativa di Italia Viva. Il leader del nuovo movimento politico è salito sul palco per chiudere la tre giorni di dibattito subito dopo Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole e capo delegazione di Iv al governo. E ha dettato linea e obiettivi del nuovo movimento politico. “Saremo competitor del Pd, vogliamo fare come Macron con i Socialisti”, ha affermato. E poi: “L’obiettivo minimo alle elezioni è la doppia cifra”.
“Quota 100 è uno spot da 20 miliardi”
Renzi ha aperto il suo intervento contestando la politica di “spot” e “annunci” della destra e di Matteo Salvini, portando come esempio il tema delle pensioni e quello dell’immigrazione. “I populisti non sono interessati a risolvere i problemi”, ha detto il leader dal palco della Leopolda. “Salvini ha creato un clima di odio”.
“Quota 100 è uno spot che costa 20 miliardi di euro in tre anni. È la politica dell’annuncio, è la politica degli slogan”, sono state le parole di Renzi nella sua critica al centrodestra e a chi sostiene l’anticipo pensionistico.
“L’immigrazione – ha affermato poco dopo – è un problema, chi dice il contrario mente. Il problema c’è e in prospettiva ci sarà sempre di più, Salvini non ha cambiato nulla se non l’umore degli italiani creando un clima di odio”. “Se vogliamo essere seri dobbiamo affrontare il problema”.
“I progetti che hanno Snam, Eni ed Enel in Africa sono progetti che possono creare opportunità e fermare gli sbarchi. Questo, però, il populismo non lo dice perché il populismo dice ‘se ci sono problemi, va bene'”.
“Lanciare idee non è un ultimatum ma politica”
Durante il discorso di Renzi che chiude la Leopolda 2019 è arrivata anche una replica a chi, dalla maggioranza di governo, accusa il leader di Italia Viva di voler lanciare degli ultimatum all’esecutivo Conte. “Agli amici della politica romana – ha dichiarato l’ex premier – dico: proporre delle idee non è lanciare un ultimatum, è fare politica. Non ultimatum, ma primato della politica. Noi diciamo: ma che vi ha fatto di male il ceto medio per essere tartassato da tasse inutili?”.
“Ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini”
Non sono mancate frecciate dirette al leader della Lega, “A Salvini dico ‘goditi il Papeete, che a governare pensiamo noi'”, ha affermato Renzi in uno dei passaggi iniziali del suo intervento conclusivo. E ancora, altro passaggio: “Quello che chiamano imbroglio di palazzo per noi ha un nome: si chiama democrazia parlamentare”.
Sulla sua iniziativa di promuovere un nuovo governo con il Movimento 5 Stelle il leader di Italia Viva ha spiegato di aver cambiato idea per “salvare l’Italia da Salvini”. “Di fronte al diktat di Salvini dal Papeete – ha affermato il senatore fiorentino – potevamo assecondare il suo disegno perverso per mettere le mani sul Quirinale e accettare qualche spruzzatina di novità da qualcuno su liste elettorali. Ma il Paese sarebbe finito nelle mani dei sovranisti e saremmo usciti dall’euro”.
“L’alternativa a questo – ha continuato – era fare politica,mentre loro chiamano coerenza quel che noi chiamiamo masochismo. Sì, ho cambiato idea per salvare l’Italia da Salvini e dal salvinismo e lo rivendico”.
“In questa legislatura l’elezione del presidente della Repubblica”
Renzi ha lanciato lo sguardo anche al 2023, termine della legislatura, e all’elezione del capo dello Stato, nel 2022. “Il presidente della Repubblica è fondamentale. Se rimane in vita questa legislatura, il presidente della Repubblica sarà espressione di forze politiche che credono nell’Europa, che non affollano le piazze circondate da chi come Casapound nega la nostra Costituzione e la nostra storia condivisa. Non è nella disponibilità di nessuno mettere in discussione che questa legislatura abbia il dovere istituzionale di garantire nettamente pro europeista per l’elezione del presidente della Repubblica”.
“Non vogliamo staccare la corrente a nessuno, vogliamo attaccare le correnti”, ha poi detto Renzi aggiungendo un saluto a Mattarella.
“I miei genitori? Salvini non è Don Rodrigo, ma Don Abbondio”
È arrivata anche una risposta alle frasi di Salvini sulla vicenda giudiziaria che riguarda la madre e il padre di Renzi, condannati a un anno e 9 mesi per fatture false. “Salvini ha parlato dei miei genitori – ha detto Renzi – dicendo che non sono incensurati, mostrando di non conoscere la Costituzione. Chi è in attesa di giudizio è incensurato, chi è stato condanno per oltraggio a pubblico ufficiale non è incensurato”.
“Ma Salvini non ha avuto il codice di onore di guardarmi negli occhi. Pensavo fosse Don Rodrigo, invece è Don Abbondio”.
“Vogliamo la patente fiscale a punti”
Tra le proposte dal discorso di Renzi alla Leopolda 2019 arriva quella della patente fiscale a punti. “Vogliamo introdurre la patente fiscale a punti, perché non è pensabile che un cittadino debba vivere nell’angoscia del controllo se ha sempre fatto bene”, ha dichiarato l’ex premier.
“Faremo un seminario sui temi della lotta all’evasione fiscale”, ha aggiunto il leader di Italia Viva, e “questo lavoro porterà i gruppi parlamentari di Iv nei prossimi giorni a presentare delle proposte sul fisco telematico e sull’innovazione”.
“Vogliamo fare con il Pd come Macron con i socialisti”
Per quanto riguarda l’impegno elettorale, Renzi ha indicato come obiettivo per Italia Viva la “doppia cifra”, il 10 per cento dei consensi.
A parte alcuni valori e idee comuni, “sul resto saremo competitor del Pd; noi vogliamo fare quel che ha fatto Macron e che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi. Vogliamo assorbire larga parte di quel consenso, vogliamo arrivare come minimo sindacale in doppia cifra”.
“Vogliamo offrire uno spazio a chi non crede nella casa dei sovranisti e non sta in un disegno strutturale di alleanza tra Pd e M5S. Noi non la faremo quella alleanza perché il nostro mondo è diverso, non è casa nostra”.
“Nuovo Big Bang degli amministratori locali”
Il senatore ha anche annunciato un “nuovo Big Bang degli amministratori locali”, a metà 2020.
“Nel mese di giugno al termine delle elezioni regionali ospiteremo un nuovo ‘Big Bang’ degli amministratori locali come 8 anni fa, e porteremo centinaia, migliaia di amministratori ad aderire a Italia Viva”, sono state le parole dal palco della Leopolda 2019.
“Il nostro progetto – ha proseguito – è un progetto che parte per rappresentare quell’area liberale, quell’area democratica, quell’area riformista di cui il Paese, stretto dall’accordo 5 Stelle-Pd da una parte e dai sovranisti dall’altra, ha bisogno: non c’è soltanto uno spazio, c’è un bisogno”.
“Italia Viva è aperta, dal centrodestra venite a darci una mano”
Renzi ha descritto Italia Viva come forza politica “aperta” e si è rivolto direttamente agli attivisti del centrodestra. “A San Giovanni ieri è finito un modello culturale di centrodestra, che io non ho mai votato, e Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che aveva distorsioni, ma ha cercato di rappresentare l’area liberale del Paese”.
“Ieri Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia. A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta”.
“Porta aperte a chi è rimasto nel Pd”
Non sono mancati riferimenti a chi è rimasto nel Partito Democratico. “Restiamo amici con quelli rimasti nel Pd, loro se vogliono venire avranno sempre porte aperte, noi intanto partiamo”.
“Iv femminista”
Nel suo intervento Renzi ha riaffermato la vocazione “femminista” di Italia Viva e di rispetto rigoroso delle pari opportunità. “Aspettiamo con ansia un premier donna, un presidente della Corte costituzionale donna. Italia Viva sarà il primo partito delle quote azzurre, che dice che i maschi devono avere almeno il 50 per cento”, ha detto tra il serio e l’ironico il senatore.
Un passaggio è stato dedicato anche al simbolo presentato ieri. “Ognuno ci vede quel che vuole. Hanno detto un gabbiano, certo che avere un gabbiano sulla testa… Io ci vedo una spunta delle cose fatte, una spunta di Whatsapp, e delle ali per alzarci in volo rispetto alle polemichette”.
Renzi chiude il discorso alla Leopolda 2019: “Iv porterà l’Italia nel futuro”
“Italia Viva – ha poi affermato Renzi chiudendo il discorso alla Leopolda 2029 – è una cosa che nasce ed è una cosa che porterà l’Italia nel futuro: grazie a tutti e in bocca al lupo a ciascuno, perché la politica oggi segna un nuovo inizio”.
“Il Paese – ha detto ancora l’ex premier – certo è carico di interrogativi, di aspirazioni, siamo a una svolta nella quale noi siamo giudicati in un duro confronto con la vasta attesa della società: e se vogliamo essere presenti, diceva Aldo Moro, ebbene dobbiamo essere per le cose che nascono anche se hanno contorni incerti, e non per le cose che muoiono anche se vistose e in apparenza utilissime”.